La pasta è l’alimento italiano per antonomasia,il piatto-bandiera che caratterizza la nostra nazione nel resto del mondo,e gode ovunque di giusta fama. Pasta Trend,il grande salone internazionale della pasta che dal 2 al 5 aprile terrà alla Fiera di Bologna la sua seconda edizione, ha scelto,questa volta, di evidenziare il ruolo della pasta nella ristorazione coinvolgendo non solo i piccoli produttori artigianali ma anche le grandi aziende di qualità e gli chef dell’Associazione Italiana Cuochi e di Alma,la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Ma qual è l’abbinamento che meglio si sposa con la pasta? Quale matrimonio culinario dobbiamo auspicare per la specialità-simbolo della nostra gastronomia, carne,verdura,pesce o formule miste che coinvolgano più prodotti? Per dare una risposta almeno parziale a questa domanda Pasta Trend ha organizzato una trasferta laddove si trova una delle migliori carni d’Italia ma dove anche la pasta e i suoi condimenti vantano una lunga e onorata tradizione: il Chianti.
La giornata ha preso il via con una visita allo storico Pastificio Fabbri di Strada in Chianti,dal 1893 ai vertici della produzione pastaia artigianale e che ancora oggi si serve di tecniche e metodi che ai più parevano dimenticati per garantire un prodotto di altissimo livello.Condotto da Giovanni,rappresentante della quarta generazione della famiglia Fabbri,il Pastificio produce non più di 10 quintali di pasta al giorno,dopo un procedimento ancora artigianale,che vede l’impiego di macchinari risalenti agli anni ’50 che lavorano a una temperatura media di 35° con un’umidità dell’80-85 per cento,e una fase di essicazione graduale in apposte celle di almeno 3-5 giorni che preserva l’amido della pasta, essenziale per la protezione dell’intestino.Nella passione mostrata da Giovanni Fabbri per il suo lavoro abbiamo scoperto l’essenza della poesia della pasta, quella che ti fa sussultare quando,dalla lavorazione al torchio,escono gli spaghetti giustamente grossi e ruvidi,che già fanno pensare al giusto condimento da abbinare anche se, come dice Giovanni,«la versione migliore per assaporare la pasta è con un filo d’olio extravergine d’oliva e una spolverata di formaggio».Prodotti di punta del Pastificio Fabbri,che realizza paste di semola di grano duro,di semolato e integrali,tutte trafilate o stampate al bronzo, sono le pappardelle di San Lorenzo,tipiche della tradizionale festa del 10 agosto,gli stracci, ossia i resti che al termine di questa festa venivano strappati dalle pappardelle che adornavano la statua del Santo,e gli spaghettoni,giusto omaggio alla tradizionale culinaria toscana.