Vicinissimo a Belforte del Chienti, piccolo Comune dall’impianto urbanistico medievale, ricco di storia e di testimonianze artistiche rilevanti, si trova il caseificio della famiglia Di Pietrantonio, con una storia fatta, fino a poco tempo fa, di transumanze alla ricerca dei pascoli migliori e di trasferimenti, prima dall’Abruzzo all’Umbria, poi dal Lazio alle Marche. Qui, e per l’appunto a Belforte del Chienti, la famiglia si è stabilita da oltre vent’anni e le pecore continuano a pascolare all’aperto, salendo fino ai prati delle montagne sovrastanti, nutrendosi di sola erba. Una storia che ha tramandato esperienze secolari di un lavoro, quello del pastore, che sembra entrare indelebilmente nel sangue: forse perché è particolare e fa stare bene con se stessi in una simbiosi totale con la natura, in una dimensione un po’ speciale e quasi fuori dal tempo, come poeticamente evocava Giacomo Leopardi nel “Canto notturno di un pastore errante nell’Asia Minore”.