Da ragazzo, quando iniziai a lavorare, mi incuriosivano alcune richieste della clientela locale su alcuni modi di degustare cibi e bevande nella maniera più svariata.
Tale curiosità mi ha sempre spinto ad assaggiare tutto e a sperimentare sapori a prima vista più o meno accostabili.
Dal 1989, anno da cui esercito con ma moglie nella piccola attività di famiglia a Cocciano, ho iniziato a produrre gelato con lo stesso criterio: cioè l'uso di materie prime della miglior qualità e freschezza - come ad esempio la frutta dei locali vigneti – e la mancata aggiunta di coloranti e conservanti.
Quelli elencati nella lista degli ingredienti sono presenti nei prodotti semilavorati da cui non si può prescindere. Non ho mai inteso una miscela di gelato come una formula magica con numeri e sigle in luogo di prodotti naturali.Tornando alla tradizione frascatana, ho tramutato in gelato alcune nostre gustose abitudini.
Iniziamo subito dalle "Pesche con il vino" molte volte gustate in osteria; il "Caffè alla Pisciotta", caffè al quale viene aggiunto il mistrà e poi fatto macerare con scorze di limone; il "Gelato alla vaniglia" con scaglie di miele caramellato e biscottini per somigliare alla famosa pupazza a tre seni di miele e farina.
Poi, non meno importanti, ci sono i "gusti al mosto", che spero siano la vera sorpresa.