Il signor MURACA Alfredo, titolare della SILAFUNGHI, ha iniziato la sua attività nel settore dei prodotti alimentari dal 1950. All'inizio l'attività era basata soprattutto nella compravendita di cereali, pastille e castagne; il tutto era condotto in maniera strettamente familiare. Successivamente si è passato agli ortaggi, il titolare si incaricava personalmente di andare nei campi con la moglie e alcune donne per raccogliere ciò che serviva per confezionare buste di minestroni freschi per la grande distribuzione, vendendo fragole ai mercati toscani e successivamente buste di aromi, fra i quali alloro, origano, salvia e rosmarino. Le materie prime venivano reperite quasi esclusivamente nella zona della costa ionica che va da Sibari a Metaponto.
Poi con il boom dei funghi, negli anni '70 il signor MURACA ha deciso di aprire stabilmente a Soveria Mannelli un impianto per la lavorazione e la conservazione di prodotti sott'olio. Naturalmente quelli più redditizi erano i funghi, a partire dai porcini, ai rositi a tutti quelli di sottobosco locali; siccome i porcini all'inizio venivano acquistati freschi e subito lavorati, in quanto il deperimento naturale era rapido e non si possedeva una cella frigorifera, a quell'epoca considerata ancora un lusso, i funghi dovevano essere puliti e lavorati tutti in giornata, finendo molto spesso a tarda notte. I funghi venivano raccolti esclusivamente da raccoglitori locali e dal titolare stesso con la moglie, o comprati direttamente a Camigliatello Silano.
Dopo circa una decina d'anni con l'arrivo di funghi esteri, trattati da altre ditte, che fecero cambiare la mentalità del consumatore, il fungo non era più considerato una leccornia, e fecero uscire quelli locali dal mercato a causa di un eccesso di costo il titolare decise di tentare nuove strade con prodotti alternativi. Questo è stato necessario a causa di un calo di prezzo dei funghi che ha scoraggiato molti raccoglitori del luogo dal continuare, tutt'oggi non è rimasto quasi nessuno che raccoglie sottobosco o rositi, se non per uso personale. Il titolare ancora si diletta ad andare a raccogliere quel sottobosco che gli altri ignorano, lo fa anche per sentirsi in forma oltre che per un riscontro economico.
Fu così che negli anni '80 venne costruito a Soveria il primo impianto di essiccazione di pomodori al sole, sotto lo scetticismo generale la cosa ebbe un discreto successo, all'inizio degli anni '90 con la stipula di un importante contratto per l'esportazione dei pomodori secchi in Canada è stato aperto a Roseto Capo Spulico un altro impianto per l'essiccazione dei pomodori al sole, partendo all'inizio con una superficie esposta di appena 650 mq, si è arrivati dopo solo tre anni ad una superficie utile per l'essiccazione di 2.000 mq. Nel frattempo a causa di un processo di emulazione, da parte della concorrenza per ciò che rende, il titolare ha deciso di sviluppare un nuovo prodotto, l'estratto di peperone. Questo prodotto è l'ingrediente fondamentale che differenzia la salsiccia tipica calabrese dalle altre. Da questo momento in poi la Silafunghi iniziò a fornire la maggior parte dei più grandi salumifici della Calabria e non solo. Ciò che lo distingue è un particolare metodo di produzione non usato da nessun altro. Ebbe inizio allora la rigogliosa era del peperone dal quale scaturì l'idea di creare La Superdinamite, un prodotto a base di peperoncino, funghi e ortaggi tritati messi sott'olio, un prodotto tutt'ora fra i più venduti, forse il primo della sua categoria nell'essere commercializzato, che andava a correggere il principale difetto di un altro prodotto simile ma che si presentava con i funghi tagliati troppo grossi e che rendeva il prodotto meno spalmabile.
Con l'acquisto della passatrice per il peperone si decise di fare anche la passata di pomodoro, soprattutto per uso familiare, e siccome da cosa nasce cosa si passò pure alla commercializzazione della suddetta, con un mercato sempre crescente, soprattutto fra i privati che con il sistema dei vuoti a rendere dimostrò una fedelt? verso il prodotto che non ha eguali. Il continuo evolversi del mercato ha portato la Silafunghi a nuove scelte produttive, la concorrenza dei pomodori secchi provenienti da altri paesi del Mediterraneo ha fatto diminuire di molto i prezzi a discapito della qualità, che è sempre stato uno dei fattori fondamentali per l'azienda, e inoltre i grossi salumifici hanno deciso di utilizzare prodotti chimici al posto dell'estratto di peperone. Questo ha fatto si che l'offerta si è rivolta alle piccole salumerie ed hai privati, risultando ancora una volta fra i primi in Calabria. Ma siccome non bisogna fossilizzarsi solo su poche cose, siamo passati al confezionamento sottovuoto delle rape rosse cotte e dei lupini, che vengono venduti prevalentemente nei grossi mercati ortofrutticoli. Non ultima risorsa è il recente allacciamento di rapporti commerciali con gli U.S.A..
Per il futuro il titolare prevede di richiedere l'autorizzazione CEE per la lavorazione del pesce e della carne, con l'intenzione di commercializzare anche salsicce a stagionatura naturale, oltre a pesce neonato sotto pepe, 'nduja, frittole e affini, sempre con conduzione di tipo familiare e interessandosi in prima persona del reperimento di materie prime, a partire dalle piantine che vengono fornite ai vari coltivatori ad arrivare al frutto, per una migliore qualità del prodotto finito.