- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1987
- Superficie vitata: N/A
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: No
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: Piernicola Olmo
- Visite in azienda: N/A
- Lingue parlate: Inglese, Italiano
Nel mondo esistono alcuni vitigni che, più di altri, sono per gli addetti e gli appassionati fonte di studio, di confronto, di grandi discussioni e di emozioni. Il Pinot Nero è uno di questi. Piernicola Olmo, Enologo e direttore della tenuta.
Sulle stesse colline che un tempo erano di proprietà del Monastero benedettino di Santa Maria in Teodote a Zenevredo, sorge la Tenuta Il Bosco, che affonda le radici nella cultura e nella storia dell’Oltrepò Pavese, terra vocata per la produzione di nobili spumanti.
Con una superficie complessiva di 152 ettari di vigneto in produzione, rappresenta la seconda azienda viticola dell'Oltrepò Pavese. Quando fu acquistata nel 1987 dalla Famiglia Zonin, gli ettari a vigna erano solo 30. “Nel corso degli anni è stata ampliata la superficie vitata e fatto un lavoro di sviluppo qualitativo dell’azienda, rinnovando i vigneti, aumentando la densità delle viti e diminuendo il numero dei grappoli per pianta”, afferma l’agronomo Aurelio Lunghini.
In questa fase di ampliamento, la maggior parte degli investimenti ha riguardato i vitigni autoctoni dell’Oltrepò, come la sorprendente Bonarda e la Barbera che raggiungono eccezionali standard qualitativi. Ma molte attenzioni sono state riservate al vitigno principe dell’Oltrepò, il Pinot Nero che qui, da oltre due secoli, esprime tutta la sua classe e personalità.