- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1984
- Superficie vitata: 20.00 ha
- Bottiglie prodotte: 80
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: Internazionale
- Export: Unione Europea
- Contatti e Ospitalità
- Referente: ROBERTO CERAUDO
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Francese, Inglese, Italiano, Tedesco
I Greci chiamarono la Calabria Enotria, la terra del Vino. E ancora oggi ampie estensioni di territorio sono coltivate a vigneto. Numerose sono le aziende agrituristiche calabresi in cui si possono assaggiare vini di produzione propria. Come l'Agriturismo biologico Dattilo di Roberto Ceraudo. E’ di rigore cominciare dal vino, lo impone la storia : i vincitori di Olimpia brindavano con quello di Cirò; i Greci chiamarono Enotria, ossia terra del vino la prima loro colonia in Italia, guarda caso situata sulla sponda Ionica della Calabria. Ed e’ subito guerra, la guerra del primo vino del mondo. Ce ne parla Roberto Ceraudo, titolare dell'Agriturismo Biologico Dattilo a Strongoli: "Non fu, come pretende tanta letteratura, quello di Krimisa (oggi Cirò) il primo vino del mondo, ma il vino Amineo che facciamo ancora oggi noi qui a Strongoli come testimoniano le iscrizioni sulle basi marmoree della antica Petelia". Che il primato sia di Petelia o di Krimisa poco conta sta di fatto che tutto l’entroterra intorno a Cirò e Strongoli è zona vinicola celebre da almeno 2500 anni e che qui si produce anche ottimo olio extravergine. È la quintessenza del vero Agriturismo: vino e olio buoni, spiagge solari, la Sila Grande a meno di mezz’ora d’auto, siti archeologici e, per chi sceglie l’ospitalità di Roberto Ceraudo, appartamenti aperti tutto l’anno a poco più di un chilometro dal mare e circondati di agrumeti ed uliveti, il maneggio ed un padrone di casa che è una miniera di consigli per la conoscenza del territorio.