Nata dal blend di più birre diverse, alcune di queste invecchiate in botte fino a 2 anni con l’aggiunta di amarene e marasche. Di colore ambrato intenso con riflessi rubini, esprime una straordinaria complessità olfattiva: profumi fruttati (marasca e amarena in primis), accompagnati da sottili note eteree e sublimi spunti acetici e lattici, oltre a sfumature di malti ossidati. In bocca è sapida, ampia, persistente e termina con una magnifica ed esaltante acidità. Una birra dalle forti emozioni, dedicata agli innamorati senza tempo e senza limiti.
Alc. 8,0% 18°P
Penso che nella vita di ogni birraio esista un momento particolare che lo rende orgoglioso e soddisfatto del proprio lavoro: per me questo momento giunge durante il blend de La Luna Rossa. Sarà perché è la birra che impiega più tempo prima di uscire dal birrificio, o forse per una certa analogia col mestiere dell’enologo, di fatto è sempre una grande emozione quando io e Luca (colonna portante del birrificio) ci cimentiamo in questa nobile attività, tra schizzi acidi e residui di frutta che sembra sotto spirito e mi ricorda tanto le “visciole” che mangiava mio nonno giocando a carte. Si parte da una base acida che ha fatto almeno 2 anni di fermentazioni miste (condotta prevalentemente da batteri lattici, brettanomiceti e batteri acetici) su cui hanno macerato almeno 6 mesi amarene e marasche, tagliata con una piccola parte di L’Ultima Luna e una parte di birra giovane; il blend viene messo in bottiglie numerate indicanti anche l’anno della cuvée, le quali affinano ulteriori 12 mesi prima di essere vendute.
La Luna Rossa è una birra che si può in un qualche modo avvicinare ad una kriek su base Flemish red, ha una straordinaria complessità associata ad una meravigliosa eleganza, per gli amanti del genere è sicuramente una di quelle birre che fai fatica a dimenticare.