In una delle plaghe più pittoresche e deliziose del mondo, il Centro Lago di Como, si trovano gli uliveti al limite nord della coltivazione della specie. I primi insediamenti furono fatti dagli schiavi greci al seguito dai romani e la particolare dolcezza del clima lacustre ha permesso la diffusione della coltura su un'area abbastanza vasta tale da dare un tocco mediterraneo ad un paesaggio nordico.
E' quindi una coltura carica di tradizioni e l'olio prodotto è sempre apprezzato per la sua tipicità, legata sia alla latitudine sia alla presenza di cultivar pregiati come il "Frantoio", apprezzamento che venne anche dalla Regina Teodolinda che lo esigeva alla sua mensa.
Questa antica tradizione viene ora continuata a Lenno nel frantoio dei F.lli Vanini. E' una lunga storia di frantoiani quella della famiglia Vanini, iniziata nel 1850. Sempre al passo con i tempi, ma rispettosi della tradizione, il loro oleificio è stato costantemente un esempio di passione e professionalità, prova ne è la medaglia d'oro attribuitagli nel lontano 1905 all'Expo di Parigi.
Rinnovato l'impianto con uno tradizionale (macina a pietra e spremitura a freddo), l'oleificio Vanini lavora tutte le olive raccolte sulle varie sponde del Lario con l'amore e la cura trasmesse di generazione in generazione.
Grazie anche al tipo di raccolta delle olive (brucatura a mano) ed al miglioramento delle colture, possiamo affermare che l'extra vergine prodotto a Lenno è veramente unico.
Il suo profumo netto di oliva, il sapore lievemente e piacevolmente fruttato con gusto di carciofo e mandorla dolce e quel pizzico di piccante gli danno una tipicità difficilmente comparabile anche con quello di altre zone olivicole settentrionali. I riconoscimenti e gli apprezzamenti che giorno per giorno confortano il loro lavoro, fanno sì che i F.lli Vanini continuino con passione ed entusiasmo la nobile tradizione dell'olio del Lario.
"La nostra Paglia Lunga è emigrata a nord scegliendo il più incredibile dei Maestri Oleari: anche se l'olio del Lago di Como ha una lunga storia e sul Lario non mancano i tiponimi e le tradizioni collegati con l'ulivo, pochissimi conoscono il pregio dell'ulivicoltura comasca. L'Oleificio Vanini è invece una realtà molto significativa, soprattutto dal punto di vista qualitativo" (tratto dalla rivista Uliveto Italia).