La nostra azienda nasce nel 1997 grazie all’intuito e alla determinazione di Amedeo, allora agronomo fresco di laurea, che decide di salvare dall’inevitabile degrado questa radura a 1000 metri di altitudine.
Pesei o Pehèi, infatti, fino ad allora era stata gestita dalla famiglia Saleri di Cimmo che per oltre quarant’anni vi aveva condotto le proprie vacche da latte per produrre burro e formaggio, risiedendovi per diversi mesi all’anno. L’ultimo affittuario, il sig. Andrea, nel 1996 aveva deciso a malincuore di abbandonare l’attività avviata dai nonni, non avendo dei figli o dei nipoti disposti a continuare una vita di grandi sacrifici, ormai insostenibile.
In quel momento Amedeo ha da poco ereditato le cascine e i terreni di Pesei e, preoccupato per il repentino decadimento, decide di iniziare ad occuparsene di persona. Così, nel tempo libero riprende a falciare i prati. E proprio trascorrendo molte ore a Pesei inizia a valutarne, da agronomo, le peculiarità e le potenzialità. Prende corpo, a poco a poco, l’idea di far nascere qualcosa di nuovo, almeno per la nostra valle.
Il progetto di avviare una nuova azienda agricola si concretizza però solo dopo l’incontro con Abramo, che abita poco distante e da sempre frequenta Pesei come cacciatore e amante della montagna. E’ un incontro decisivo che cambia la vita di entrambi.
Capiamo infatti di avere molte cose in comune, ma soprattutto scopriamo di avere un forte attaccamento a questo luogo che però è ormai in pessime condizioni, come capita agli edifici rurali e ai terreni in montagna dopo l’abbandono. Presi dall’entusiasmo decidiamo di licenziarci dalle rispettive attività e insieme cominciamo a tagliare le rive e i prati, a ripristinare i vecchi sentieri e i muri a secco e iniziare ad allevare api. Nel bosco scopriamo alcuni cespugli di ribes selvatico, così iniziamo a sperimentare la coltivazione, anche di altri piccoli frutti: a quest’altitudine danno risultati incoraggianti.
Da quel momento inizia la nostra avventura qui a Pesei.La nostra azienda si estende su una superficie di circa 12 ettari e prende il nome dall’omonima località posta alle pendici del monte Guglielmo, nel comune di Tavernole sul Mella. E’ un territorio dove scoprire tracce di chi ci ha vissuto un tempo: vi troviamo vecchi attrezzi agricoli, i resti di aie carbonili, cippi di confine, un roccolo con un singolare impianto arboreo dove erano state adottate tutte le strategie di cattura degli uccelli con le reti.