Dire “Cooper’s”, dal 1996, e’ molto di piu che dire “ristorante” o “birrificio artigianale”.
Certamente famoso per la sua cucina ruspante e per il suo galletto artgianale cotto alla brace su legna di faggio, negli anni Cooper’s si é acquistato un numero sempre più largo di amici e di affezionati clienti grazie alla sua Birra, la mitica Praforte prodotta da Walter: lo stesso inesauribile Walter che potete vedere indaffarato alle griglie oppure mentre dispensa sorrisi o “perle” della sua filosofía ai commensali.Dire “Cooper’s”, però, come dicevamo, é molto di più che dire “ristorante” (termine che proprio suona riduttivo per il locale di Usago) o “birrificio artigianale”. Inizialmente, nei primi anni e nelle sale allestite direttamente dei tecnici della Guiness e che resero celebre l’atmosfera “noir” e fumosa del Cooper’s, botti, tavole, panche e balaustre diventarono la coreografia ideale dove potersi divertire in feste lunghissime e partecipatissime, e in un’atmosfera che, dal mercoledì alla domenica (come d’altronde anche oggi) poteva essere respirata e vissuta con intensità solo ad Usago, il tempio del divertimento pordenonese.