L'etimologia è evidente: convivio da cum vivere, vivere insieme. Nel modo più semplice e immediato la parola propone un'identità fra l'atto del mangiare e quello del vivere. E, veramente, poiché il cibo è la sostanza della vita, ciò che la rende materialmente possibile, esso si presta più e meglio di ogni altra cosa ad essere assunto come metafora dell'esistenza. I due livelli - il materiale ed il metaforico - s'intrecciano in modo inestricabile. I due termini dell'equazione - il cibo e la vita - si confondono l'uno con l'altro.
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