Genuinità, tradizione, ospitalità. Sono sempre di più i turisti - tanti quelli stranieri - che in Italia, e soprattutto al Sud, vanno alla ricerca di «nicchie di natura» in cui rifugiarsi, allontanandosi dagli stress e dalle tensioni della frenetica vita delle metropoli.
La «Campania felix», con le sue impareggiabili bellezze costiere, e quelle montane delle province interne, è una delle mete privilegiate. Qui insistono aziende agrituristiche di altissimo livello, in contesti naturalistici assolutamente superiori.
In Irpinia, più che altrove, ci si rilassa in ambienti incontaminati e rilassanti, carichi di colori e odori unici, godendo delle prelibatezze di una cucina che ancora tutela, con sapienza e gelosia, forte della provenienza assolutamente garantita dei prodotti, le robuste ricette della tradizione agricola e contadina del Mezzogiorno.
É in questo scenario, e su questi presupposti, che l'azienda agrituristica «Tenuta Montelaura», nel cuore della verdissima provincia di Avellino, in territorio comunale di Forino, ha acquistato da anni un posto di assoluto rilievo meridionale, con una clientela che è cresciuta esponenzialmente, a riprova di una grande intuizione di base e di una corretta e sana visione di crescita da parte della direzione aziendale.
Dal miele alle marmellate al pane cotto in forni a legna, dai formaggi ai salumi tipici, prodotti con la materia prima offerta da animali allevati presso la stessa azienda, quali ovini, suini, bovini ed animali di bassa corte, che negli oltre sette ettari della tenuta hanno trovato il loro habitat naturale. É questo il contesto in cui ci si muove, tra incontri e degustazioni enogastronomici in cantina, che guidano alla scoperta degli splendidi vini di cui può fregiarsi la provincia di Avellino, tutti Docg, quali Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi, due «bianchi» eccelsi ed un «rosso» robusto. Vini che, decantati da personale specializzato che può vantarsi del titolo di sommelier professionista, introducono il cliente ad un'esperienza - a tavola e di soggiorno - assolutamente unica e prestigiosa nel suo genere, punta d'eccellenza dell'agriturimo italiano.
Siamo in mezzo a castagneti e noccioleti, in un parco con pini secolari, in una cornice naturale che va assolutamente scoperta, apprezzata, vissuta per tutto l'anno. D'inverno con la suggestione della neve, d'estate con il verde dalle infinite tonalità, l'azienda irpina accoglie turisti provenienti dall'Italia e dall'estero, tutti accomunati dal desiderio di vivere a contatto con la natura, in un ambiente elegantemente essenziale.
«Tenuta Montelaura» usufruisce di una posizione baricentrica rispetto alle attrazioni turistiche della regione Campania: in estate, la trasferta nello scenario dell'abbazia benedettina del Loreto a Mercogliano (10 chilometri) è d'obbligo per gli appassionati di musica d'orchestra (con la rassegna internazionale), chi ama i castelli può spaziare dalla Bassa all'Alta Irpinia, da Lauro a Bisaccia, chi vuole perdersi nelle tracce della storia può fare agevolmente tappa a Paestum (50 chilometri), agli scavi dell'Antica Abellinum ad Atripalda (7 chilometri) o arrivare fino a Mirabella Eclano (35 chilometri). Le vie della fede sono vicine e di altissimo profilo, a 20 chilometri c'è il santuario di Montevergine (del 1100, fondato da san Guglielmo, custodisce la venerata icona bizantina di Mamma Schiavona. É raggiungibile in sette minuti con una delle funicolari più ripide d'Europa), e a 60 chilometri ecco Materdomini, che custodisce le spoglie di San Gerardo Maiella, patrono della mamme e dei bambini. Da non perdere una visita all’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi (60 chilometri).
Ad appena 40 chilometri, poi, l'irresistibile santuario mariano di Pompei, e le rovine dell’eruzione del Vesuvio, celebrate in tutto il mondo. A circa 65 chilometri aspetta il turista la città di Napoli, con i suoi musei e i suoi tesori. Agevole raggiungere il porto per imbarcarsi su traghetti ed aliscafi alla volta delle isole di Ischia, Capri e Procida o della celebratissima costiera amalfitana, con la perla Positano, e di quella sorrentina. Il fascino della montagna è garantito dall'altipiano irpino del Laceno con le splendide grotte del Caliendo e la rinomata stazione sciistica, di grande richiamo con gli impianti di risalita del Rajamagra (a60 chilometri) e le vette del Terminio a Serino (a 20 chilometri). Oasi montane, dove praticare - tra l’altro - trekking sotto la guida di esperti ed equitazione.