Vendemmia: I grappoli ben maturi, raccolti tardivamente, sono stesi su graticci, detti “arele”, e collocati sulle soffitte. La costante ventilazione è garantita tutto l’anno alla cosiddetta “Ora del Garda”, il caratteristico e celebre vento proveniente dal Lago di Garda.
Vinificazione: L’appassimento si protrae per oltre sei o sette mesi, fino alla Settimana Santa (di cui il nome). La muffa nobile, botrytis cinerea, si sviluppa esclusivamente all’interno dell’acino, accentuandone la disidratazione, che con l’azione combinata del tempo e del vento, provoca un calo dell’80% e oltre. Il che significa che da 100 chili di uva Nosiola fresca si ottengono appena 15, 18 litri di mosto di Vino Santo.
Terminata la pigiatura, il mosto è travasato in vasche d’acciaio dove inizia la fermentazione naturale che, per l’elevata concentrazione zuccherina, procede molto lentamente per due o tre anni.
Dopo quattro – cinque anni, il Vino Santo Trentino viene travasato in barrique di rovere dove matura per altri tre – quattro anni.
Affinamento: Importantissimo è l’affinamento in bottiglia, di almeno 10 – 12 mesi prima della messa in vendita.