- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1980
- Superficie vitata: 25.00 ha
- Bottiglie prodotte: 200000
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: N/A
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: N/A
L'azienda agricola Corte Gardoni si estende su circa 54 ettari di terreno, di cui 25 vitati e 20 coltivati a frutteto; il resto è suddiviso tra oliveto, bosco e seminativo. I vigneti sono situati sulle colline moreniche sud-orientali del Garda: terreno molto povero, ghiaioso, limo-argilloso e sabbioso-argilloso ricco di scheletro (pH 7.40), microclima fortemente influenzato dalla vicinanza del lago ma con una maggior escursione termica perché la temperatura è molto più bassa, la sera, che in prossimità dell'acqua. Ciò favorisce negli acini la formazione dei precursori d'aromi, mentre la costante ventilazione delle colline permette di avere ad ogni vendemmia grappoli sanissimi anche quando l'andamento climatico farebbe temere la formazione di marciume.
Molta cura è stata dedicata fin dall'inizio al rinnovo dei vigneti: i reimpianti di corvina e rondinella, tra le vecchia varietà a bacca nera, e del trebianello fra quelle a bacca bianca, sono stati effettuati utilizzando le marze ricavate da viti preesistenti, identificate mediante selezione massale. Altrettanto è stato fatto successivamente per il trebbiano toscano, mentre si sta cercando ora di selezionare esemplari validi di garganega spargola. Negli impianti più recenti, la densità delle viti è stata infittita: l'obiettivo è di portare man mano tutti i vigneti a 5 mila 5.500 ceppi per ettaro. Le viti di corvina sono allevate a guyot, le altre varietà a cordone speronato basso. Le vigne sono inerbite e vi è installato un impianto per l'irrigazione di soccorso, indispensabile per salvare le piante dallo stress idrico durante le estati troppo siccitose.
Si è cercato nel limite del possibile, di limitare l'impatto sull'ambiente mediante la difesa integrata contro gli attacchi parassitari. Apparecchiature elettroniche che tengono sotto controllo tutte le variabili meteorologiche permettono di intervenire contro peronospora, oidio e botrytis solo quando è strettamente necessario, identificando cioè il momento in cui le condizioni climatiche permettono lo sviluppo di queste infezioni nei vigneti. E la ricerca della qualità si traduce in una resa tenuta volutamente molto bassa: mediamente circa 80 quintali per ettaro per le uve a bacca rossa, 10-20 quintali in più per quelle a bacca bianca.
La cantina di vinificazione, costruita nel 1980 è continuamente aggiornata nelle attrezzature, dispone di vasi vinari in acciaio inox per 3500 ettolitri ed è articolata in modo insolito, giacchè può contare sulle sinergie con altri impianti installati in azienda: celle frigorifere destinate alla conservazione della frutta, per esempio vengono sfruttate per praticare la criomacerazione delle uve. Dimensionato sulle misure dell'azienda il fustame in legno: quattro botti da trenta ettolitri in rovere di Slavonia per la maturazione del Bardolino Superiore e 35 barriques da 225 litri in rovere di Allier per l'affinamento dei vini di maggior impegno.
Con l'entrata in scena della nuova generazione della famiglia Piccoli, Corte Gardoni non si è garantita soltanto un futuro nella continuità, ma ha consolidato la propria struttura di azienda famigliare, acquisendo delle competenze tecnico-scientifiche che sono oggi indispensabili per la produzione di vini di alta qualità. Mattia il figlio maggiore di Gianni è enotecnico ed è ormai responsabile in prima persona di tutte le operazioni di cantina, dalla vinificazione all'imbottigliamento. Lo coadiuva Andrea, che è perito agrario, come perito agrario è Stefano, che si occupa della conduzione dei vigneti. E Gianni, naturalmente, sovrintende a tutta la gestione.