- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1933
- Superficie vitata: 50.00 ha
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: Internazionale
- Export: America centrale e meridionale, America settentrionale, Asia centrale, Asia orientale, Oceania e altri territori, Unione Europea
- Contatti e Ospitalità
- Referente: Ufficio
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Francese, Inglese, Italiano, Tedesco
Lo sviluppo della viticoltura che interessò le nostre colline in epoca rinascimentale modificò anche l'aspetto delle terre di Colbertaldo. Là, un bosco di roveri bonificato tra il 1490 e il 1542, venne sostituito con "piantate di viti ed alberi". Il cambiamento fu sostanziale, e l'antico toponimo "Bosco di Gica" non corrispose più alla realtà. Il nuovo nome, "Zardin", si adattava perfettamente all'incanto di una terra riscoperta. Il catasto del 1717 lo aggiornava a "Zardini" e le successive rappresentazioni cartografiche di età napoleonica e austriaca lo riportavano amabilmente disegnato con il nome di "Giardino". L'intuizione medievale sull'innata vocazione di questa terra a far vivere la vite si ritrova quindi nelle scelte successive. Luogo difficile, che certo non regala i suoi frutti, ma che è prodigo con chi profonde su quelle rive scoscese tutto il suo impegno. Un terreno calcareo, magro e poco profondo, adagiato sulla roccia madre appena sottostante e che a tratti si fa vedere. Le viti di Prosecco si aggrappano ai pali di castagno, si snodano per filari paralleli, tutti rivolti a Mezzogiorno, con l'incedere nervoso tipico di questi pendii. La coltura della vite è per noi momento principe, quassù la produzione del nostro più grande Spumante, il Giardino, trova le sue origini. Sono cure incessanti e tenaci che esltano la vocazione a "cru" di questo vigneto. Il frutto è un vino importante, un vino che raccoglie in sè tutti i pregi del Prosecco, l'eleganza, l'armonia, la freschezza. Un vino che già nel 1933 fu selezionato fra i migliori di Valdobbiadene ed inviato in rappresentanza alla mostra enologica di Siena. Un attestato di merito che, ancor oggi, fra i tanti riconoscimenti ricordiamo con affetto ed orgoglio. È per questo che il Vigneto Giardino è divenuto lo stendardo di Casa Adami. Il nostro simbolo di qualità.