- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1980
- Superficie vitata: 10.00 ha
- Bottiglie prodotte: 90000
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: Internazionale
- Export: Altri paesi europei, Asia orientale, Unione Europea
- Contatti e Ospitalità
- Referente: Renato Follador
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Francese, Inglese, Italiano, Tedesco
La famiglia Follador coltiva la vigna e produce vino dall’inizio del ‘900, e ha compreso nel nome il destino di famiglia o, come si usa in questi tempi cosmopoliti, la sua mission (Follador, detto di chi pratica la follatura, pigiatura delle uve).
I giovani titolari Renato e Sergio hanno assimilato con passione il bagaglio di tradizioni e conoscenze, in campo vitivinicolo, lasciato loro in successive eredità dal bisnonno, dal nonno e, infine, dal padre Gaetano che si occupò della realizzazione della nuova cantina nella porzione più nobile del già nobilissimo Cartizze. L’azienda prende il nome ed è dedicata a papà Gaetano, figura quasi mitologica nella zona del Cartizze, per la sua imponenza fisica e per la sua bonomia per cui fu ribattezzato appunto TANO RE’.
La produzione limitata permette all'azienda di seguire con scrupolosa attenzione tutte le fasi produttive, dalla vigna alla cantina. Una fusione perfetta e armonica fra metodo e vocazione enologica dei terreni, unica per composizione e condizioni climatiche, ripaga le faticose lavorazioni in vigna fatte tutte a mano, e si esprime in spumanti di qualità.
Il Brut Valdobbiadene, caratterizzato dal perlage fine e dal gusto complesso, l’Extra Dry Valdobbiadene, aromatico e vivace con note di frutta e sentore di agrumi con suggestioni floreali, il Millesimato Valdobbiadene dalla selezione dei migliori mappali alla stregua di veri e propri Cru; infine il Cartizze, dal sapore rotondo che sfuma in sottile amaradolcezza, quale vero principe di questa piccola cantina da Ré.
Le vigne, tutte di proprietà, sono adagiate tra i primi accenni dolomitici a Nord con le Prealpi e il fiume Piave a Sud e sono comprese in un sistema collinare ricco di suggestioni cromatiche in ogni giorno dell’anno. L’esuberanza primaverile con le sue fioriture cede il passo all’estate calda e ventilata, per poi chinarsi alle dolcezze autunnali teatro della festosa vendemmia; infine l’inverno dolce e sonnacchioso anticipa i fasti di ogni nuova e prorompente primavera del nostro che è il vino della Gioia.