- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: N/A
- Superficie vitata: N/A
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: N/A
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Inglese, Italiano
L’azienda è ubicata nella soleggiata collina dei Sorni, presso S. Michele all’Adige, zona famosa per le uve pregiate, vanto delle cantine locali.
Comprende tre appezzamenti coltivati biologicamente, controllati e certificati da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale), per un totale complessivo di circa un ettaro, situati tra i 300 e i 400 m. di altitudine, lontani da qualsiasi fonte di inquinamento, circondati da bosco ceduo o da siepi, che costituiscono rifugio naturale per le specie animali utili e garanzia dell'equilibrio biologico minacciato dalla monocoltura.Una cura particolare è riservata al terreno, dove l’ inerbimento totale viene gestito con sfalci alterni, determinati dall'andamento climatico, dopo la fioritura delle diverse specie.La pacciamatura di erba e legno di potatura, garantiscono un costante apporto di elementi naturali.In estate le viti vengono sottoposte a numerosi ma leggeri interventi al verde, per garantire un equilibrio vegeto - produttivo ottimale e ridurre al minimo l’incidenza di attacchi parassitari. Le sfogliature limitate garantiscono frutti ben arieggiati, che si presentano sani e dotati di maggiore concentrazione in zuccheri e polifenoli. Allevata a cordone speronato o guyot, ogni vite produce al massimo un chilogrammo di uva.I trattamenti contro le crittogame, a base di dosi estremamente ridotte di rame e zolfo, o di antagonisti naturali, sono eseguiti solo dopo attento esame dell'andamento meteorologico e micro climatico, ed in base a ripetuti controlli di campagna, spesso affiancati dai tecnici dell'Istituto di S.Michele all’Adige. Sono esclusi insetticidi, erbicidi, concimi chimici, ed ogni altra sostanza tossica per le viti e l'ambiente.Cimento totale, che Emma Clauser e il marito Enzo Centofante, intendono rilanciare davvero a "tutto vigneto" concordando con i ricercatori e gli enologi dell’Istituto di S. Michele all’Adige anche un serio ed attento protocollo di cantina.