- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1950
- Superficie vitata: N/A
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: Emilia Nardi
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Inglese, Italiano, Spagnolo, Tedesco
Nel 1950, Silvio Nardi, padre degli attuali proprietari, acquistò la Tenuta di Casale del Bosco a Montalcino più per passione che per lavoro.L’attività principale della famiglia era rappresentata dal 1895 dalla Ditta Nardi – importante azienda di costruzione di macchinari per l’agricoltura che aveva, e ancora oggi ha, sede in Umbria.Nel 1958, quando ancora non esisteva nemmeno il Consorzio del Brunello e Montalcino non era che un piccolo paese ancora sconosciuto, dalle cantine di Casale del Bosco uscì la prima bottiglia di Brunello. Oggi possiamo dire a ragione che Silvio Nardi fu il primo “forestiero” ad investire a Montalcino.Nel 1962 viene acquistata la Tenuta di Manachiara, con 40 ettari di vigneto, nei pressi di Castelnuovo dell’Abate e a 25 km da Casale del Bosco. Le vigne di Manachiara danno nome oggi all’omonimo prezioso cru di Brunello dell’azienda.Nel 1967 Silvio Nardi è tra i fondatori del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.Nel 1970, alle Tenute di Casale del Bosco e Manachiara, si aggiunge la Tenuta di Bibbiano, nel Comune di Buonconvento, il cui simbolo è ancora oggi il bellissimo castello medievale di famiglia che risale all’ XI secolo.
Nel 1985 entra in azienda Emilia Nardi, la figlia più piccola di Silvio, che dal 1990 gli subentra nella direzione. Emilia, insieme ai suoi fratelli,decide di introdurre radicali cambiamenti nel processo di produzione del vino e di conduzione aziendale. Intraprende un processo di ristrutturazione sia dei vigneti che della cantina scegliendo di affiancare alla tradizione la ricerca scientifica.Dalla sua ferma volontà di valorizzazione dei vigneti aziendali nasce, nel 1995,il Brunello prodotto dalla Vigna di Manachiara, fiore all’occhiello dell’azienda e viene avviato, sempre in questi anni,il processo di selezione dei cloni aziendali. Tenute Silvio Nardi oggi sono 36 vigneti in un territorio intatto e soprattutto amato,consapevolezza di poter contare su una terra inconfondibile e volontà di puntare sempre,tutto, sull’espressione di ogni singolo terroir.