- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1969
- Superficie vitata: N/A
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: N/A
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Inglese, Italiano
Nell'anno 1976 l'istituzione della denominazione di origine controllata Montescudaio ha riconosciuto e ufficializzato la storica vocazione di questa terra per una viticoltura di alta qualità.Nel cuore della zona di produzione del Montescudaio si trovano i vigneti che Valter Surbone, divenuto proprietario della Fattoria Poggio Gagliardo nel 1969, ha iniziato a piantare già nei primi anni settanta.
La Fattoria Poggio Gagliardo è situata a cavallo dei territori delle province di Pisa e Livorno, in una fascia collinare ideale per la produzione del vino.
Si estende su una superficie di circa 450 ettari, dei quali 65 sono destinati a vigneto, rientrante quasi interamente nell’ambito della zona di produzione del vino a denominazione di origine controllata Montescudaio.
I vigneti aziendali, favoriti da un ambiente pedoclimatico particolarmente favorevole, sono stati impiantati con particolare riguardo alla forma di allevamento della vite e alla scelta dei cloni e dei porta innesti indirizzati al contenimento delle rese.La piattaforma ampelografica aziendale è notevolmente diversificata.Accanto alle varietà tipiche della zona (Sangiovese, Colorino, Ciliegiolo, Canaiolo nero e Malvasia nera per i vini rossi; Trebbiano, Malvasia, Vermentino per i vini bianchi) sono stati introdotti, negli ultimi anni, altri vitigni, quali Chardonnay, Sauvignon, Syrah, Merlot e Cabernet Sauvignon.
La vinificazione punta alla esaltazione delle caratteristiche qualitative delle uve.L'obiettivo è raggiunto attraverso un controllo rigoroso della fermentazione, con la gestione della temperatura, e a macerazioni condotte con ben dosata efficacia estrattiva.Particolare cura viene poi riservata alla fase dell’affinamento in botti di rovere, barriques, vasca e bottiglia, per esaltare la giusta maturazione dei vini prima di essere immessi sul mercato.