- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: N/A
- Superficie vitata: N/A
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: Benedetta Lenzini
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Inglese, Italiano
La Tenuta Lenzini si estende per 24 ettari nel paese di Gragnano nelle splendide colline lucchesi, incastonata in un anfiteatro naturale che le fa da cornice, determinandone il particolare microclima.Composta da 13 ha di vigneto e 4 di oliveto, la proprietà trova la sua origine nel XVI secolo. La proprietà dei coniugi Arnolfini, i famosi coniugi ritratti da Van Eyck nell’opera esposta al British Museum di Londra, fu sin dalle origini il fulcro produttivo per il vino e l’olio di questa parte di piana.Qui passò anche la via francigena; le truppe napoleoniche ed i Bonaparte stessi camminavano in questi luoghi che noi ora coltiviamo; e questa è una delle ragioni, oltre alla innegabile vocazione internazionale del nostro terroir,, per la quale abbiamo scelto di piantare merlot, cabernet sauvignon, syrah, alicante bouchet, rispettando le scelte fatte da chi prima di noi si era preso cura di questo meraviglioso anfiteatro.Agli inizi del novecento la proprietà passò in mano alla famiglia dei Marchi che sviluppò ancora di più la produzione di vino ed olio.
Qui giungeva tutta l’uva e le olive del paese.Tutta la proprietà era divisa in piccoli poderi, ciascuno affidato ad una famiglia di contadini; e di queste famiglie conserviamo ancora memoria chiamando gli appezzamenti con i loro appellativi originari.
Al centro dell’azienda, esiste ancora una grande fontana dove le donne di questa grande “comunità” venivano a lavare i loro panni. E’ questa fontana a donarci lo stemma della nostra azienda. La bocca del Dio Eolo che spinge fino a noi l’aria salmastra del mare.L’inizio della nostra personale storia la dobbiamo tutta a nonno Franco, Franco Lenzini, grande uomo oltre che grande imprenditore.
Da grande appassionato di vino ed olio, ma da profano sotto il punto di vista tecnico, riuscì a vedere più in la degli altri,scommettendo sulla rinascita di un luogo lasciato al più totale abbanddono; operandone la ristrutturazione, fino a farla divenire ancora più affascinante, meta tra l’altro di molti turisti che si perdono nel suo punto di vista particolare.In questa terra infatti è facile smarrirsi nel respiro di un tempo che fu; facile al calar del sole ritrovarsi ad ascoltare un silenzio che non ha età, ma che ha invece grande memoria.Oggi alla guida dell’azienda ci sono io, Benedetta, la nipote di Franco.Insieme a mio marito Michele Guarino, ed alla collaborazione di fidati amici, l’enologo Filippo Ferrari e Cristian Giorni, ogni giorno lavoriamo per riscoprire l’origine del vino, spinti da quella che noi chiamiamo “viticoltura ragionata” ci impegnamo per creare vini espressivi, vini in cui l’impatto dell’uomo diventa inesistente,e dove la natura prende forma e sostanza.Con noi dal 2007 l’azienda ha subito un profondo cambiamento: è cambiato il nome, non più La Vigna di Gragnano, ma“Tenuta Lenzini”, in onore di nonno Franco; sono cambiati i vini che ora diventano specchio di quello che Gragnano è); viene ridato vigore alla produzione di olio ed alla ricezione degli ospiti, ristrutturando la dimora padronale e creando una bellissima sala degustazione da 60 posti a sedere.