- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1988
- Superficie vitata: N/A
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: N/A
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: N/A
La Villa di Vignamaggio, circondata da un elegante giardino all'italiana, sorge in una splendida cornice chiantigiana di oliveti e vigneti ed è una autentica e mirabile testimonianza del Vignamaggiomodello di vita agreste rinascimentale.
Il nucleo della villa risale al secolo XIV per opera dei Gherardini, a cui apparteneva la celebre Monna Lisa, la "Gioconda" di Leonardo da Vinci. I Gherardini erano una nobile famiglia toscana, probabilmente di origini etrusche o romane, che nella seconda metà del '200 prese a costruire il proprio castello a La meridiana di VignamaggioMontagliari su una collina dominante la valle del fiume Greve.
Da questa posizione erano soliti assalire chi trasportava vettovaglie e mercanzie a Firenze, che, nel 1302, decise di porre fine a questi episodi, mettendo sotto assedio il castello e distruggendolo. In seguito i Gherardini si trasferirono sull'altro versante della vallata, a VIGNAMAGGIO, dove crearono il primo nucleo di quella che è l'attuale Villa.
Vignamaggio toccò il suo massimo splendore verso la metà del XVII secolo ed appartenne ai Gherardi fino al 1886.
Nel 1925 fu acquistata dalla Contessa Elena Sanminiatelli, la cui famiglia restaurò il giardino all'italiana e la villa. Il Palazzo di VignamaggioQui visse a lungo anche lo scrittore Bino Sanminiatelli.
Dal 1988 Gianni Nunziante, l'attuale proprietario, ha riabilitato edifici e giardino e ha intrapreso un progetto di ristrutturazione dei vigneti e delle cantine.
Da ricerche effettuate si sono ritrovati presso l'archivio Datini di Prato alcuni documenti riguardanti Vignamaggio. Uno di essi in particolare, datato 26 ottobre 1404, consiste in una lettera a Francesco Datini a firma di Amido Gherardini, proprietario della tenuta a quell'epoca, nella quale si parla di vino inbotato a Vignamag(i)o che ha celebrato dunque nel 2004 il secentenario di tale attività.