Calabretta

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  • Randazzo (Catania)
  • Sicilia
  • Via Bonaventura 178A
Foto azienda
  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: N/A
  • Superficie vitata: N/A
  • Bottiglie prodotte: N/A
  • Vendita diretta: Si
  • Reperibilità dei prodotti: N/A
  • Export: N/A
  • Contatti e Ospitalità
  • Referente: Calabretta
  • Visite in azienda: Si
  • Lingue parlate: Inglese, Italiano
Da quattro generazioni scegliamo di coltivare i nostri vigneti seguendo la tradizione plurisecolare dell’Etna, usando molto limitatamente zolfo e solfato di rame, praticando il sovescio, la pacciamatura se necessario, l’aratura per aerare il terreno, la potatura manuale stretta, la raccolta a mano. Gli impianti sono ad alberello o a spalliera bassa con piante comunque ad alberello e i vigneti sono siti su terrazze a gradoni sorrette da muri a secco.
Il terreno lavico, la forte escursione termica tra il giorno e la notte e l’elevato irraggiamento solare diurno rendono uniche le uve raccolte, perfettamente mature, verso la metà di Ottobre.
I nostri vini, pertanto, all’olfatto e al gusto fanno rivivere i profumi e i sapori di questa meravigliosa parte della Sicilia.
La coltivazione della vite è affiancata a quella dell’olivo e alle piante da frutto sparse. Se giri per i nostri vigneti sentirai i profumi della terra, ascolterai i canti dei grilli e il ronzio di vespe e calabroni. Non mancano i coniglietti selvatici che frequentano le nostre vigne e, ogni tanto, amano cibarsi delle foglioline delle barbatelle appena impiantate… ma anche questa è natura!
Secondo la stagione si trovano i fichi d’India, le “sparagogne” e i “cavolicelli” (verdure tipiche del territorio etneo vedi note in cucina e piatti) che raccogliamo per noi e per gli amici.
Le ginestre e i fiori di montagna completano, alle alte quote, il panorama di biodiversità.
Infine non ci dimentichiamo del paesaggio: recuperiamo, lavorandoci ogni anno, i muri a secco in pietra e puliamo i “sentieri” per attraversare le vigne. Alla tradizione dell’azienda fa sfondo quella del territorio, infatti, già agli inizi del novecento si producevano per l'esportazione ingenti quantità di vino e lo stesso paese di Passopisciaro sorse per ospitare i numerosi contadini che, trasferendosi, vi trovavano lavoro.
Tale sviluppo ha portato sia alla costruzione di grandi palmenti sia alla nascita di molti piccoli produttori.
Oggi come un secolo fa l’Etna risplende per i suoi vini.
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