- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: N/A
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- Vendita diretta: No
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Non si può escludere che i primi vitigni della Vernaccia siano stati piantati in età antica nella penisola del Sinis spalancata su un vasto golfo auricolare dove ancora oggi la vigna trova un terreno propizio e con geniale e dove questa vite riceveva il soffio dei venti mediterranei. Sopratutto del maestrale, che sembra essere una componente non trascurabile del peculiare accento della Vernaccia:
di quel suo leggero gusto amarognolo che la caratterizza. Quasi come un’eco smorzata ed estrosa di un sapore di mare strappato all’anima delle onde ed imprigionato dal vento, il quale trasmette con le sue sferzate salate ai grappoli dai quali colerà la Vernaccia. Un altro elemento piuttosto da tener presente è che l’ambiente favorevole per la maturazione della Vernaccia, che si protrae per almeno tre anni è proprio quello oristanese, propizio naturalmente alla produzione della sua uva. Ma poiché è la natura medesima che oppone e crea spesso dei rimedi e delle protezioni contro quei mali che essa stessa ha generato dal suo seno, ecco che la Vernaccia oristanese, dalla fisionomia e dall’indole così singolare è nata proprio in questa pIaga ventosa, intrisa di stagni paludi e una volta malarica all’eccesso, per fornire un ripiego e una difesa agli abitanti di questa terra insidiati dai mali che essa sprigiona. E ciò fa pensare anche che questo vino, antidoto di tante calamità sia molto antico, l’abbiano conosciuto e con esso si siano tutelati e forse anche curati i primi abitanti di questa valle e dunque i tharrensi dell’età fenicio-punica, di quella romana, bizantina ed altre ancora.