- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1932
- Superficie vitata: N/A
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: N/A
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Inglese, Italiano, Tedesco
La Cantina di Calasetta nasce nel lontano 1932 su iniziativa di un gruppo di 13 contadini calasettani che, superate le diffidenze reciproche, decisero di svolgere insieme l'attività di raccolta e lavorazione delle uve dei soci, al fine di produrre un vino di qualità costante da commercializzare nel mercato.
Fino agli anni '50 del secolo scorso, la cooperativa si avvalse di pochi beni in più rispetto a quelli inventariati all'atto della sua costituzione (i magazzini e gli altri locali utilizzati per le lavorazioni erano in affitto). E' a partire dai primi anni '50 che si è proceduto alla progettazione e alla realizzazione dello stabilimento produttivo, i cui lavori sono stati ultimati nel 1954.Con la realizzazione dello stabilimento è aumentato il numero dei soci e, conseguentemente, la quantità delle uve conferite e i volumi di produzione del vino. La struttura della cantina, concepita originariamente per trattare, sulla base delle conoscenze tecniche e tecnologiche del tempo, modeste quantità di prodotto, è stata oggetto, in un orizzonte temporale di oltre settant'anni, di vari interventi di adeguamento, ampliamento e di ammodernamento, fino ad assumere la configurazione attuale, situata all'ingresso del centro abitato di Calasetta.
La peculiarità architettonica dell'enopolio è caratterizzata dalle due imponenti torri vinarie concepite sulla base del progetto dell'enologo Emilio Sernagiotto, oggi utilizzate esclusivamente per lo stoccaggio e l'affinamento dei vini. Ultimamente la Cantina di Calasetta si è ulteriormente rinnovata con importanti investimenti per il miglioramento qualitativo del vino prodotto.
La produzione principale si ottiene dal vitigno Carignano, una varietà di uva a bacca rossa presente in Sardegna fin dal tempo dei Fenici (IX secolo a.C.), che dà origine ad un vino rosso, il Carignano del Sulcis D.O.C., ricco di colore, di profumi mediterranei e di grande armonia e complessità gustativa.
Nell'Isola di Sant'Antioco la vite viene ancora oggi coltivata ad alberello "franco di piede", cioè con le sue radici originali, senza far ricorso al portinnesto di vite americana. I vigneti hanno un'età media intorno ai 50 anni, in certi casi possono superare i 150 anni. Le rese di questi vigneti sono molto basse (1-1,5 Kg di uva per ceppo)e questo permette di ottenere vini di grande ricchezza compositiva. La felice combinazione degli elementi vitigno Carignano, allevamento ad alberello franco di piede, suolo prevalentemente sabbioso e clima mediterraneo dà origine, come risultante, ad un vino dalle caratteristiche uniche, espressione tipica del territorio di provenienza.