La Querciola

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  • Farigliano (Cuneo)
  • Piemonte
  • Localit`a Piancerreto, 85/ter
Foto azienda
  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: N/A
  • Superficie vitata: N/A
  • Bottiglie prodotte: N/A
  • Vendita diretta: Si
  • Reperibilità dei prodotti: N/A
  • Export: N/A
  • Contatti e Ospitalità
  • Referente: N/A
  • Visite in azienda: Si
  • Lingue parlate: Inglese, Italiano
L'Azienda Agricola La Querciola deriva il nome da un bellissimo bosco di Barolo, caratterizzato da un impianto vegetativo naturale di querce e roveri, attraversato da un sentiero che, scavalcando il rio con un ponticello di legno, porta alla salita del Castello dei Marchesi Falletti di Barolo. Proprio qui, sul lato della collina esposto a sud-est, si trova l'antico podere della Contessina Mirafiori, nucleo principale di un'azienda agricola che ha origini recenti e antiche insieme.Solo nel 2000 gli impianti vecchissimi della Querciola furono radicalmente ristrutturati e i vigneti vennero reimpiantati a Nebbiolo da Barolo. Qui, quando ancora l'America non era stata scoperta, il vitigno Nebiolium allignava già nei siti che oggi ritroviamo sulle etichette più rinomate: dai Cannubi alle Brunate, alla nostra Costa di Rose, nomi illustri citati nei catasti comunali fin dal '400.
È proprio questo connubio tra passato e presente, tra antico e moderno, caratterizza il progetto della Querciola, un'azienda che si propone di applicare tecniche enologiche adeguate ad un prodotto che ha radici lontanissime nel tempo e che nessuno intende dimenticare. Ma anche Dolcetto e Barbera, gli altri due grandi vitigni autoctoni italiani presenti nell'azienda, possono vantare i loro quarti di nobiltà.
Il Dolcetto è citato negli Ordinati Comunali di Dogliani fin dal 1593 sotto il nome di “dossetti”, mentre la Barbera è documentata in diversi comuni di Langa a partire dal Settecento.
Sono questi i vitigni impiantati dal nonno Tistot sulle colline di Farigliano che degradano verso il Tanaro: dalle sue fatiche non solo l'idea del Carpeneta, un Dolcetto di Dogliani D.O.C. schietto e beverino, ma anche del Barilin (soprannome con il quale tutti conoscevano il nonno), un vino che mette insieme l'unicità e le diverse particolarità in aromi e profumi delle vigne di Farigliano (barbera) e di Barolo (nebbiolo), personalizzate nei "barilin", piccole botti di rovere che li assembla e a lungo li affina insieme.Il nonno Barilin, effigiato sulle bottiglie della Querciola con il suo “Leu”, un piccolo cane meticcio che lo accompagnava nei boschi di Langa nelle notturne ricerche dei tartufi, è dunque il simbolo ideale di questa azienda che da sempre produce a Farigliano Dolcetto e Barbera e dal 2003 vinifica i nebbioli di Barolo nella tenuta di Costa di Rose, area fortunata e privilegiata che permette all'azienda di offrire non solo il Barilin, ma anche un prestigioso “cru” di Barolo.
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