- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: N/A
- Superficie vitata: 15.00 ha
- Bottiglie prodotte: 70000
- Vendita diretta: No
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: Marco Porello
- Visite in azienda: N/A
- Lingue parlate: N/A
La fedeltà alla continuità di una tradizione che si tramanda nel tempo è un valore importante per la nostra famiglia. Le nostre prime vigne, infatti, risalgono alla metà del secolo scorso, quando da piccoli appezzamenti coltivati prevalentemente a nebbiolo veniva prodotto vino destinato al mercato locale del Roero, una zona all’epoca ancora lontana dal grande sviluppo enologico, e non solo, che ha conosciuto negli ultimi anni.
Agli anni trenta risale la prima svolta importante per la nostra azienda: Cesare Porello comincia a trasformare le proprietà di famiglia in una piccola, ma vera e propria azienda, affiancando alla produzione di vino anche quella delle pesche, per cui allora era famoso il paese di Canale.
In un periodo storico non certo facile, con tenacia e fiducia nel futuro venivano poste basi solide, sulle quali investire in direzione di un prodotto di qualità sempre maggiore. La sua eredità è stata raccolta, nel secondo dopoguerra, dai figli Riccardo ed Ettore che, negli anni del boom economico e dell’industrializzazione del paese – quando dalle colline la gente scendeva nelle grandi città – decidono di investire proprio nei loro vigneti, aumentando la superficie vitata e concentrando le vigne nelle zone storicamente vocate, ma all’epoca talvolta ritenute più impervie e meno redditizie da coltivare.
L’azienda, ormai alla terza generazione, è oggi guidata da Marco, il figlio di Riccardo, che ha iniziato ad occuparsi dei vigneti di famiglia a partire dal 1994, dopo aver conseguito il diploma universitario di Enologo presso la scuola enologica di Alba (Cn) e aver maturato alcune importanti esperienze in Francia, nel bordolese, e in Toscana nella zona del Chianti.
La filosofia dell’azienda, tutt’ora a conduzione familiare, è imperniata su alcuni principi di fondo. Un massiccio investimento viene fatto sul lavoro nei vigneti, che si concretizza in circa 2.000 ore lavorate l’anno per persona in vigna, perché la qualità delle uve è un requisito fondamentale per produrre vini di pregio. Le uve vinificate, poi, non vengono acquistate da terzi, ma tutte provengono dai vigneti di famiglia, seguiti e curati con attenzione durante l’intero ciclo produttivo. L’attenzione all’elevata qualità del prodotto, infine, non si concentra su un numero limitato di bottiglie, ma si estende all’intera produzione, per garantire in questo modo uno standard qualitativo alto e continuo.