- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: N/A
- Superficie vitata: 8.50 ha
- Bottiglie prodotte: 35000
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: Internazionale
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: Chiara Boschis
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: N/A
I Pira, antica famiglia di viticoltori - menzionati nei registri parrocchiali fin dal XVII secolo - diventano produttori di vino negli anni compresi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.
Il nucleo famigliare di stampo patriarcale, dopo aver conosciuto un periodo di prosperità inizia un lento declino a causa di un susseguirsi di eventi che lo colpiscono duramente con la perdita prematura dei componenti maschili fino alla tragica fine nel 1980 di Luigi Pira, il leggendario esponente della vecchia scuola dei produttori.
Luigi Pira creava il suo Barolo assemblando le uve provenienti dai suoi appezzamenti dei Cannubi, San Lorenzo e Via Nuova. Il suo argomento a favore del metodo tradizionale di produzione suonava più o meno così: "Le mucche sanno quali sono i pascoli migliori attorno al paese e producono il latte migliore brucando in tutti. Col vino funziona nello stesso modo". Ma l'attaccamento di Pira alla tradizione non si fermava qui: egli era infatti l'ultimo vinificatore rimasto ad effettuare la pigiatura con i piedi e la produzione senza l'aiuto di alcun mezzo tecnico.
Circa un anno dopo la scomparsa di Luigi Pira, le sorelle, non essendo in condizione di condurre l'attività, ma desiderando veder continuare la linea di serietà e tradizione, cedono l'azienda alla famiglia Boschis, a loro legata da vincoli di reciproca amicizia e stima.
Oggi la conduzione è affidata alle cure di Chiara Boschis, che dopo una laurea in economia ha iniziato a seguire la sua passione per il vino e il suo mondo occupandosi di questa "piccola grande Casa". Chiara ha portato una ventata di rinnovamento in cantina e nello stile di produzione. Il lavoro in vigna, rigorosamente manuale, si svolge in regime di Agricoltura biologica certificata.
La produzione è pertanto molto limitata (circa 35 mila bottiglie l'anno) ed è relativa ai vigneti di proprietà. Nel 2010 Chiara è affiancata dal fratello Giorgio nella conduzione aziendale.