Bisi

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  • San Damiano Al Colle (Pavia)
  • Lombardia
  • Cascina San Michele
  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: N/A
  • Superficie vitata: 30.00 ha
  • Bottiglie prodotte: 100000
  • Vendita diretta: Si
  • Reperibilità dei prodotti: N/A
  • Export: N/A
  • Contatti e Ospitalità
  • Referente: N/A
  • Visite in azienda: Si
  • Lingue parlate: N/A
La letteratura europea del ‘600 e ‘700 è ricchissima di racconti e guide scritte da poeti, artisti e uomini politici che viaggiavano in Italia per lavoro e per diletto. Fu in quel periodo e da quelle guide che nacque la definizione della penisola come “ Giardino d’Europa “.

E in effetti, ieri come oggi, la bellezza del nostro paese è data da un paesaggio che non ha nulla di naturale e tutto di meraviglioso. Perché la natura è stata costruita dall’uomo: orti, boschi, giardini, campi coltivati, riserve naturali, tutto è stato creato e mantenuto accuratamente da generazioni di uomini che traevano sostegno dai prodotti più o meno spontanei della terra.


La vigna è sicuramente uno dei protagonisti di questo paesaggio unico al mondo. La sua diffusione nasce dalla colonizzazione romana, soprattutto da quei veterani che dopo gloriose battaglie venivano ricompensati con appezzamenti di terreno. Così, a lato dell’asse dell’antica strada che collegava Genua e Dertona con colonie e municipi della pianura padana strappata alle tribù galliche nacque un’immensa vigna dal nome Oltrepò.

Dalle colline, ricche di insediamenti urbani, castelli, antiche torri di avvistamento, città vescovili e borghi medioevali discende la tradizione vitivinicola di una terra che trovava in Pavia e nelle città vicine della pianura i suoi mercati di sbocco. Al Roncolungo, una vigna nel comune di Montù Beccarla, la famiglia di Claudio ed Emilio Bisi, da tre generazioni proprietaria del podere, ha lasciato aperto il grande libro della storia.

L’unico richiamo alle moderne tecnologie è nei processi di vinificazione e nel sistema di distribuzione a domicilio. Il loro obiettivo non è la quantità, ma la qualità. Il rispetto dei cicli biologici della terra e delle sue piante non consente di produrre grandi partite ogni anno, ma lascia spazio e tempo per curare la vinificazione, l’imbottigliamento e il riposo del vino. Ogni anno, in primavera, la famiglia Bisi apre la sua cantina e invita amici e clienti ad assaggiare il vino nuovo.

La consegna a domicilio assicura ai più pigri il prezioso nettare, ma Claudio ed Emilio suggeriscono di bere il vino con gli occhi e con la memoria, i profumi, le luci e i colori delle vigne dell’Oltrepò sono nel vino. E’ difficile sceglierlo e gustarlo senza aver visto dove e con chi è nato. E’ questa la migliore garanzia, al di là di ogni etichetta e contrassegno.
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