Azienda Agricola Cornaleto

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  • Adro (Brescia)
  • Lombardia
  • Via Cornaletto, 2
Foto azienda
  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: 1968
  • Superficie vitata: N/A
  • Bottiglie prodotte: N/A
  • Vendita diretta: Si
  • Reperibilità dei prodotti: N/A
  • Export: N/A
  • Contatti e Ospitalità
  • Referente: Lancini
  • Visite in azienda: Si
  • Lingue parlate: Inglese, Italiano
L'origine del nome deriva dalle pietre bianche (corna) con le quali era stata edificata l' antica cascina. Un anfiteatro naturale lasciato incolto ed abbandonato fino ad acquisire la nomea di anacronistico.
Luigi Lancini tuttavia lo aveva sempre amato e riuscì ad acquistarlo, schernito da molti, nel 1968. I terreni collinari, livellati dossi e fossati furono dissodati con scavi profondi, analizzati e selezionati. Sorsero vigneti qualificati, pratiche cantine interrate, uliveti, frutteti, colture ed allevamenti mirati.
Oggi CORNALETO è sinonimo di vini pregiati che propone anche un agriturismo di alto livello: un' ampia e confortevole sala ristorante, con piatti tipici, gustose creatività abbinate ai migliori vini; camere moderne e luminose dotate di servizi privati; un' accogliente sala predisposta per i convegni.
Oasi di pace e tranquillità per ritrovarsi in questo pregevole angolo di Franciacorta.
Cornaleto ha sede nel comune di Adro.
Situato nella parte centro-occidentale della Franciacorta, è storicamente rinomato per la produzione vinicola, come attestano sia l'antico Stemma Comunale, che riporta una "A" contornata da succosi grappoli d'uva, sia il nome stesso, che potrebbe derivare dal toponimo di orgine ligure-etrusca "Adrusco", ricco di vigneti, o da "Atrusca", qualita' di uva nota a quei popoli.
Da visitare il palazzo Bargnani-Dandolo, oggi sede del municipio, la chiesa parrocchiale di S.Giovanni Battista, con un trittico del Romanino, la torre di avvistamento trecentesca, la pieve quattrocentesca di S.Maria Assunta, con affreschi della scuola Ferramola e l'attiguo rudere del ponte levatoio, ricordo del castello andato perduto, il santuario della Madonna della Neve, con il museo della seta e del lino.
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