Sant' Isidoro

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  • Tarquinia (Viterbo)
  • Lazio
  • Località Portaccia
Foto azienda
  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: N/A
  • Superficie vitata: N/A
  • Bottiglie prodotte: N/A
  • Vendita diretta: No
  • Reperibilità dei prodotti: N/A
  • Export: N/A
  • Contatti e Ospitalità
  • Referente: N/A
  • Visite in azienda: N/A
  • Lingue parlate: N/A
La Tenuta “S. Isidoro s.r.l.”, nata alla fine degli anni ‘30 lungo la costa della Maremma Laziale (90 km a nord di Roma e 25 km circa dai confini con la Toscana), si estende per una superficie di circa 817 ettari.
Originariamente e fino agli inizi degli anni ‘60, l’azienda è stata diretta da mio nonno Giovanni; successivamente ha proseguito l’opera mio padre, Emidio, con l’aiuto di mio zio Aldo; attualmente la gestione dell’azienda è curata dalla terza generazione cioè da mio fratello Antonio ed io. Le coltivazioni effettuate sono quelle tipiche dell’area mediterranea, quindi: pesche, susine, mele, pomodori, cocomeri e meloni per il settore ortofrutticolo; grano duro, mais, barbabietola da zucchero, girasole, colture proteiche come colture estensive.
Inoltre, una parte dell’azienda, convertita in “biologico”, è stata destinata all’allevamento allo stato brado di vacche “maremmane”, pecore e cavalli.
Non ultimo, ma fiore all’occhiello, è il settore vitivinicolo che investe una superficie di circa 57 ettari, dislocati nella zona collinare a nord, a circa 10 km dal litorale tirrenico, tra i comuni di Tarquinia e Montalto di Castro, e comprende impianti effettuati a partire dalla seconda metà degli anni ‘90 (cordone speronato) e parte di un appezzamento del 1978 di Trebbiano Toscano.
Le nuove varietà impiantate sono: Montepulciano e Sangiovese come vitigni autoctoni (già da anni presenti nella zona), Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdoit e Chardonnay, ormai perfettamente adattatesi al nostro territorio. La cantina, per quanto riguarda la parte operativa, è stata completamente ristrutturata nel 2001 ed attualmente è attrezzata con macchinari tecnologicamente all’avanguardia. Il locale invecchiamento, con una superficie di oltre 200 mq, è stato ricavato dalla ristrutturazione del vecchio granaio. Anche l’imbottigliamento viene effettuato in azienda. Tutto l’investimento è stato effettuato seguendo le indicazioni del Dott. Riccardo Cotarella, enologo dell’azienda.
Giovanni Palombi
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