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Sul Mar Tirreno si affaccia Nettuno, una cittadina di origini molto antiche. Si hanno notizie di insediamenti umani nel territorio nettunese già dall’era paleolitica. La sua costa va da capo d’Anzio a Torre Astura ed il suo territorio è attraversato dal fiume Loricina il quale in epoca antica, veniva sfruttato per scopi commerciali già dai Volsci. Si narra che nelle varie epoche i marinai sfuggiti ai naufragi, per ringraziare il dio Nettuno (Neptunus), costruirono un tempio nella zona più alta della costa dove vi era un bosco di Oleandri, piante sacre alla divinità marina. Ai piedi del promontorio sorse una città con il nome di Neptunia (allora Anzio e Nettuno erano unite). Nell’anno 845, i saraceni saccheggiarono il territorio e lo invasero. Ricacciati in mare, abbandonarono donne e bambini, il popolo nettunese ne apprese usi e costumi che, tramandati nel tempo, persistono tuttora nella popolazione. Nel Medioevo “il Feudo” antico castello al centro di Nettuno ambito da molti per la sua posizione strategica, fu causa di aspre contese. “...partirò domani per Nettuno (Villa Borghese) tra i lecci delle vecchie Ville... io anelo alla pace e al lavoro... dalle lettere