- Dati di produzione e vendita
- Anno di fondazione: 1897
- Superficie vitata: N/A
- Bottiglie prodotte: N/A
- Vendita diretta: Si
- Reperibilità dei prodotti: N/A
- Export: N/A
- Contatti e Ospitalità
- Referente: NESTORE BOSCO
- Visite in azienda: Si
- Lingue parlate: Inglese, Italiano
Quando, alla fine del XIX secolo, il giovane Giovanni Bosco iniziava la sua attività di viticoltore, la città di Castellamare Adriatica (che nel 1926 sarebbe divenuta Pescara) contava a malapena 15.000 abitanti e si estendeva su una minima superficie. Tutto attorno era campagna e Colle Innamorati era terreno fertile per le uve: proprio qui crebbero quei primi tralci di vite che avrebbero poi segnato l’intera storia della Famiglia Bosco.
Con la stessa tenacia e con la stessa forza della vite, Giovanni proseguì il suo lavoro sino ad ottenere quel vino rosso, dagli intensi profumi e dal gusto speziato che sarebbe stato conosciuto nel secolo seguente in tutto il mondo come Montepulciano d’Abruzzo. Correva l’anno 1897 e nasceva la Cantina Bosco.La storia continua con il Cavaliere Nestore Bosco e con suo figlio Giovanni: si rinnovano i nomi e al contempo si rinnova la passione per la vite e per il vino. A partire dal 1968, con il riconoscimento della D.O.C. Montepulciano d’Abruzzo, il vino Bosco diviene famoso in tutto il mondo grazie alla storica etichetta disegnata dallo stesso Nestore, etichetta che nel tempo, seppur rinnovata, continua ad identificare la qualità del Montepulciano d’Abruzzo Bosco, insignito nel corso degli anni di numerosi riconoscimenti.
La costanza nella qualità permette all’azienda di crescere ma i Colli di Pescara non sono più in grado di ospitare i vari vigneti coltivati: sono gli anni ’70, la città è in espansione e il boom edilizio investe anche i Colli Innamorati. La scelta risulta obbligata: spostarsi verso l’interno della provincia, scegliere i terreni più fertili, impiantare nuovi vigneti destinandoli esclusivamente a produzioni di alta qualità e costruire una cantina che possa esaltare le potenzialità dei vitigni autoctoni dell’Abruzzo.
Sono i primi anni ’80 e il giovane Giovanni, con la super visione del padre Nestore, realizza nelle campagne di Nocciano, paese dell’entroterra pescarese, la attuale, splendida Cantina, gioiello di architettura sotterranea, dove tra le grandi botti di rovere, piccole barriques e nicchie per le bottiglie perfettamente allineate, riposa e matura l’orgoglio dei Bosco: il Montepulciano d’Abruzzo.
Una tradizione, quella della Famiglia Bosco, che è destinata a continuare con le nuove generazioni, con gli stessi nomi e con le stesso vivido entusiasmo.