13.06.2005 | Eventi

“Enovaghi di un Bacco minore?”

La proposta vinosa per gli enovaghi per il fine settimana dal 10 al 12 giugno ha visto protagonista la terza edizione della manifestazione “Figli di un Bacco Minore?” svoltasi a Bagnacavallo di Ravenna (Ra) da venerdì 10 giugno a domenica 12 all’interno del suggestivo convento di San Francesco.

La manifestazione fin dalla sua prima edizione propone una serie di vini di vitigni autoctoni da degustare e, novità di questa nuova edizione, anche da acquistare sul posto. Infatti oltre al solito banco di assaggio è stata proposta in contemporanea con la manifestazione, la prima Mostra Mercato che ha permesso agli enovaghi di acquistare i vini che alla fine sono risultati più piacevoli.

La vendita è stata effettuata in piazza Carducci con i prezzi normalmente fatti ai privati che acquistano dal produttore, rappresentando una ghiotta occasione per allargare la cantina personale. Presenti oltre 350 cantine, in rappresentanza di tutte le regioni italiane e di 250 vitigni. Gli enovaghi hanno potuto così degustare 500 vini presentati accuratamente dal personale Slow Food e dai sommeliers dell’A.I.E.S. L’evento, organizzato e ideato da Slow Food Italia e dal Coordinamento Slow Food Emilia-Romagna, si è proposto come una grande vetrina del Bere Italiano, dove viene valorizzata la biodiversità dei piccoli e piccolissimi vitigni, delle piccole produzioni ma anche dei vini che già hanno sfondato e sono famosi in Italia e nel mondo rappresentando una valida alternativa al gusto internazionale egemone. Le degustazioni sono state accompagnate da note di musica jazz, in perfetto stile “slow”. Ai vini inoltre sono stati abbinati in aree specializzate i prodotti tipici del territorio emiliano tra i quali il Parmigiano Reggiano di diverse stagionature (24-36-48 mesi), il Prosciutto di Parma, la Mortadella Classica di Bologna e la frutta di stagione e di territorio e la novità dei gelati al vino.

Le giornate della manifestazione sono state l’occasione per momenti di confronto e d’approfondimento su temi importanti ed attuali quali: “Perché non esiste una regolamentazione nell'uso dei lieviti? Possiamo contrastare l'omologazione ottenuta magari attraverso l'uso, assolutamente non necessario né giustificato del transgenico? La biodiversità è un valore culturale ma anche economico!”. In particolare, l’impegno culturale ed editoriale di quest’anno si è concentrato sulla presentazione del libro “Guida ai vitigni d’Italia”, edito da Slow Food editore. Di notevole livello ed interesse enologico i laboratori-verticali dedicati quest’anno al Barolo Vigna Rionda di Massolino, al Verdicchio Castelli di Jesi Riserva Villa Bucci, al Montefalco Sagrantino 25 anni di Caprai, i grandi vini Florio delle piccole isole di Sicilia. A queste verticali si sono affiancate due degustazioni comparate, una dedicata ai cinque Presidi vinicoli di Slow Food: Moscato di Saracena, Moscato di Strevi, Sciacchetrà delle Cinque Terre, Vino di Visciole e Vino Santo Trentino. La seconda, è stata imperniata sul confronto le uve Longanesi “Burson” ed i grandi Grenache di Sardegna, Francia e Catalogna.

L’Enovago
enovago@vinit.net

LINK CORRELATI:
Comune di Bagnacavallo
Slow Food

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