E' stato Michele Di Marca a fare assurgere a notorietà nazionale la ristorazione di Vieste. Ne c'è guida turistica o giornalista di passaggio dalla Puglia che non esalti la professionalità del Trabucco, il ristorante del Pizzomunno, l'albergo di Di Marca.
Da quest'anno Di Marca non c'è più perché ha ceduto la sua struttura ai Viaggi del Ventaglio e per il giornalismo enogastronomico è venuto meno un punto di riferimento. Così per la sosta ristoratrice consigliamo il Ranch dell'Ambrenella, dove è ancora possibile sentire i profumi e i sapori tipici della cucina garganica. Lorenzo Bosco, proprietario dell'Ambrenella ha sempre avuto la passione per i cavalli e per la cucina. Con questa accogliente struttura ha soddisfatto entrambe le passioni, cioè allevando cavalli e cucinando i piatti per i residenti e soprattutto per le migliaia di turisti che d'estate affollano la località garganica.
Così sui tavoli di questo ristorante allestito in locali del Settecento recuperati e ristrutturati, arrivano piatti come caciocavallo alla brace, peperoni ripieni o arrostiti, sott'oli e bruschetta per accompagnare l'antipasto. Le minestre sono a base di pasta fresca di casa, con prevalenza di orecchiette e troccoli conditi con sugo di carne oppure alla crudaiola, poi ci sono le zuppe di fave e di fagioli. Più ricca l'offerta di secondi piatti, con la carne cotta sulla brace (agnello, spiedino misto, salsiccia fresca, involti che vengono proposti anche alla cacciatora).
Non mancano piatti a base di verdure grigliate oppure la frittata campagnola con aggiunta di caciocavallo e di salame. Conclusione con dolcetti di mandorla e un delizioso rosolio ottenuto dalla macerazione di foglie d'ulivo. Interessante il vino è sfuso e di produzione locale