La consegna
ufficiale del premio ha avuto luogo il 12
marzo presso la sede di MIB, al Palazzo Ferdinandeo di
Trieste, in occasione della cerimonia di conferimento dei Diplomi ai
venti partecipanti alla prima edizione del
MBA in Wine Business.
All’evento hanno presenziato il direttore della Scuola
Vladimir Nanut, il direttore
dell’MBA in Wine Business Francesco Venier,
e il direttore centrale delle Risorse Agricole della Regione Friuli
Venezia Giulia Augusto Viola.
Il Premio è stato conferito a Gianni Zonin,
il più grande vignaiolo italiano, perché “meglio di chiunque altro
ha saputo interpretare nel corso della sua carriera professionale
quei valori e quelle qualità che MIB School of Management vuole
trasmettere ai propri diplomati”. Alla base delle motivazioni del
conferimento del premio anche la grande capacità dell’imprenditore
della storica casa vinicola di Gambellara di “armonizzare un
dinamico spirito imprenditoriale internazionale con tradizioni e
valori radicati nel territorio, permettendo così lo sviluppo nella
continuità dell’antica azienda di famiglia, che oggi è una delle
pochissime capaci di eccellere contemporaneamente nell’apertura ai
grandi mercati del largo consumo e nella più rigorosa tutela
dell’eccellenza qualitativa”.
Il processo attraverso il quale il Cav. Lav Zonin ha condotto la sua
impresa rappresenta un esempio unico nel panorama vinicolo italiano
e proprio per tale motivo viene considerato da MIB School of
Management esemplare della mentalità vincente che deve animare gli
imprenditori di successo del settore.
Gianni Zonin assume a soli 29 anni la presidenza dell'azienda
familiare. Da quel momento la crescita è costante e oggi si contano
11 grandi tenute distribuite nelle sette regioni italiane di maggior
prestigio (alle quali si aggiunge la proprietà in Virginia, negli
Usa) ed un totale di 3.700 ettari, di cui 1.800 di vigneto
specializzato. Il Cav. Lav. Zonin, oltre a guidare l’azienda lungo
questo percorso di sviluppo, ha intrapreso negli ultimi anni una
vera e propria “rivoluzione” nel nome della qualità, compiendo una
scelta precisa in favore dei vitigni autoctoni del nostro Paese.
Zonin ha personalmente ritirato il premio, portando ai diplomati,
che guideranno lo sviluppo di importanti imprese vinicole, la sua
esperienza di imprenditore di successo. Ha voluto ripercorrere per i
giovani uditori i cambiamenti che hanno segnato la storia della
vitivinicoltura italiana nell’ultimo secolo, seguendo l’evoluzione
anche attraverso la storia della famiglia e dell’azienda Zonin.
Zonin ha poi proposto la sua personale ricetta per uscire da una
stagnazione che sta penalizzando le imprese italiane: qualità dei
prodotti, acquisizione di competenze per gestire meglio l’azienda e
vendere meglio il prodotto, ampliamento delle dimensioni delle
imprese.
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