14.07.2004 | Vino e dintorni

Zeman, il calcio, il vino

Abbiamo incontrato Zdenek Zeman sabato 10 Luglio, arrivato alle cantine Scrimaglio a bordo di una berlina blu, accompagnato dal giornalista, scrittore e conduttore di programmi televisivi e radiofonici Oliviero Beha. L’allenatore boemo ha ricevuto l’annuale premio «Il Matto» istituito dalla Casa vinicola di Nizza Monferrato insieme a Donato Lanati, enologo di fama internazionale e Andrea Molinari, manager e produttore dei sigari "OneOff".

Don Chisciotte nel circo del pallone, Zeman, con l’immancabile sigaretta tra le dita, ha raccontato di come il riconoscimento di «Matto» gli calzi a pennello soprattutto riferito alla sua personalità di allenatore di calcio considerato spesso controcorrente.

L’attuale titolare della panchina del Lecce, ha parlato dei rapporti travagliati con il mondo del pallone, soprattutto nelle ultime stagioni. «Mi sento un po’ come don Chisciotte che va contro i mulini a vento. Ma è il mio carattere e non ci posso fare niente. Se penso una cosa la devo dire».

Un tecnico che va contro il sistema quindi? «Diciamo così. Anche se spesso il sistema si è rivolto contro di me» ha replicato Zeman. Il boemo non ha lesinato critiche al «circo» del calcio ribadendo la sua analisi impietosa: «L’ho scritto anche sul mio sito, Zeman.org, e lo ripeto: lo sport del pallone, quello vero, lo giocano solo più i ragazzini sulle piazze e nelle strade. Il calcio dovrebbe essere agonismo, bel gioco, gesto atletico. Invece è sempre di più industria e business. Bisognerebbe tornare a valori più veri».

Giudizi positivi invece sul mondo del vino. Zeman si è dichiarato appassionato di vini, con predilezione per quelli piemontesi. Ha elogiato la produzione di casa Scrimaglio tra cui spicca la selezione esclusiva in abbinamento al marchio Fiat; e ha ammesso pure un debole per la cucina italiana.

I tre nuovi «matti» si aggiungono, quindi, nell’albo d’oro a personaggi come Marco Pannella, Edoardo Raspelli, Bruno Gambarotta, Emilio Fede, Luciana Littizzetto, Oliviero Beha, Enrico Beruschi, Antonio Ricci.

Nella lista anche scrittori e produttori vinicoli dal ligure Pippo Parodi a Barbara Incisa della Rocchetta, scienziati e medici come il dietologo astigiano Giorgio Calabrese.

Paolo d'Abramo
Responsabile scientifico
Enologia e Viticoltura

Vinit.net
dabramo@vinit.net
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?