Mozzarelle blu: i Nas la scovano in tutta Italia, ecco i marchi contaminati
Oggi gli ispettori Ue nell'azienda bavarese. La causa รจ un batterio: lo pseudomonas.
La Asl teramana ricorda che chiunque dovesse trovarsi in presenza di mozzarelle con questo specifico marchio o che dovessero colorarsi di blu anche alcune ore dopo l'apertura delle buste, di segnalarlo al Servizio di igiene degli alimenti di origine animale in contrada Casalena a Teramo e a Giulianova in lungomare Spalato. È importante sapere che la colorazione blu si evidenzia solo dopo alcune ore dall'apertura della confezione, e che comunque, al momento, non ci sono segnalazioni di disturbi da parte di chi le ha consumate.
Ed anche a Lanciano
Una confezione di mozzarelle divenute di colore blu è stata sequestrata dai carabinieri di Lanciano. Sulla vicenda è stata interessata anche la Asl per i controlli, ma al momento l'autorità sanitaria non ha ritenuto per ora necessario il sequestro di altre confezioni in vendita nel banco frigo di un discount della città, perchè di un lotto differente da quello del latticino divenuto blu acquistato da una donna.
È stata la stessa acquirente ha denunciare il caso, analogo a quanto avvenuto tempo fa in Piemonte, ai carabinieri. Le mozzarelle, contenute in una confezione in plastica trasparente, era stata aperta dalla donna che ne aveva consumato un pezzo riponendo il contenitore in frigo con il rimanente prodotto. Un paio di giorni dopo è avvenuto il cambiamento di colore.
Dopo il sequestro le mozzarelle rimaste sono state inviate per i controlli chimici all'Istituto zooprofilattico. Le mozzarelle sono di un noto marchio nazionale che si fa produrre i latticini in un Paese del Nord Europa.
Nuovo sequestro nel torinese
Nuovo sequestro di mozzarelle in provincia di Torino. Lo hanno eseguito i carabinieri del Nas a Volpiano, nel deposito di prodotti alimentari di una nota catena di discount.
La merce sequestrata, 28.400 mozzarelle per un valore di circa 15 mila euro, proveniva dallo stabilimento tedesco finito nel mirino degli inquirenti per le mozzarelle che si colorano di blu a contatto con l'aria.
La nuova misura cautelare, secondo quanto si apprende, è stata disposta a scopo precauzionale, in seguito ai numerosi casi segnalati in tutta Italia di mozzarelle che a contatto con l'ossigeno assumono una anomala colorazione bluastra.
Sequestri anche all'estero
Le mozzarelle blu dopo, l'Italia e la Slovenia, hanno invaso anche Francia, Russia e Biellorussia.
Il processo di produzione che ha portato alla contaminazione dei formaggi nello stabilimento bavarese, passerà nei prossimi giorni sotto la lente d'ingrandimento degli esperti dell'Agenzia dell'alimentazione europea.
Due ispettori dell'Ue arriveranno in Baviera, dove ha sede l'azienda di produzione tedesca della mozzarella sotto inchiesta.
I marchi contaminati
La contaminazione delle mozzarelle blu è stata causata probabilmnte dal batterio pseudomonas, microrganismo poco patogeno che si sviluppa in assenza di precauzioni gieniche.
Ecco i nomi dei prodotti contaminati e sequestrati anche in queste ore su tutto il territorio nazionale: "Land", vendute da Eurospin, "Lovilio", vendute da Lidl e "Malga Paradiso" vendute da MD discount, tutte prodotte in Germania dalla ditta Milchwerk Jager Gmbh & Co.
La notizia è stata pubblicata sul sito del ministero della Salute.
Sul sito www.salute.gov.it si legge che il ministero ha immediatamente attivato il sistema di allerta rapido comunitario, chiedendo alle autorità sanitarie tedesche le ulteriori eventuali liste di distribuzione.
Il batterio colpevole
L'Istituto zooprofilattico di Torino, di Bologna e quello delle Venezie, che ha sede a Padova, hanno già cominciato ad analizzare i campioni di mozzarella blu.
Dai primi risultati la contaminazione dei formaggi è stata causata dal batterio pseudomonas fluorescens.
Analisi di laboratorio sono ancora in corso nel capoluogo piemontese per capire se anche nei casi registrati a Torino la causa sia da addebitare allo pseudomonas fluorescens.
Bruxelles spedisce gli ispettori in Germania
Dopo due giorni di panico Bruxelles è intervenuta sulle mozzarelle blu italiane ma prodotte in Germania. La commissione Ue ha rassicurato i consumatori garantendo che le confezioni contaminate sono state tutte ritirate dal mercato e ha deciso di aprire un'inchiesta e inviare suoi ispettori nell'azienda produttrice per identificare le responsabilità.
L'allarme è scattato in Italia prima a Trento, già lo scorso 9 giugno, e poi a Torino. Grazie al sistema di allerta rapida Ue, tutte le informazioni relative alla mozzarella contaminata sono state rese disponbili ai 27 paesi Ue in tempi brevi.
E' scattato poi un secondo allarme dato che l'Italia ri-esporta la mozzarella in Slovenia.
"Ritirate dal mercato"
"L'Italia", ha spiegato all'Ansa Frederique Vincent, portavoce del commissario europeo alla sanità John Dalli, "ha informato Bruxelles, e quindi i partner europei, tramite il sistema di allerta rapida europeo e ora gli uffici responsabili stanno verificando le informazioni".
Il portavoce ha poi voluto essere rassicurante: "Al momento la situazione è sotto controllo sulla base delle informazioni che abbiamo ricevuto dalle autorità tedesche e italiane, e le mozzarelle in questione sono state ritirate dal mercato".
Il ritiro di 70.000 confezioni
Dopo la scoperta delle mozzarelle blu effettuata da una consumatrice di Torino, i carabinieri del Nas della città ne hanno sequestrato 70.000 confezioni.
Il procuratore della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello, che ieri ha aperto un'inchiesta sulle mozzarelle che diventano blu all' apertura della confezione, venendo in contatto con l'ossigeno, per affrettare i tempi generalmente molto lunghi della richiesta di rogatoria internazionale, ha già contattato il Ministero della Salute per procedere insieme.
In particolare Guariniello ha indicato al ministero, che peraltro ha già dichiarato lo stato d'allerta sulla questione, di chiedere al suo omologo in Germania di intercedere presso l'autorità giudiziaria affinchè conceda alla magistratura italiana che sta indagando sulla vicenda di fare un sopralluogo nell'azienda dove sono state prodotte le mozzarelle contaminate.
Questo per scoprire all'origine il problema e poterlo così debellare in modo certo.
L'Aduc protesta
"La scoperta delle mozzarelle blu è stata effettuata da una consumatrice e non dalle strutture sanitarie e di controllo italiane od europee, il che lascia qualche dubbio sulla capacità delle autorità pubbliche di prevenire fenomeni di adulterazione alimentare. Insomma, cosa mangiamo ogni giorno che non dovremmo?". A chiederselo è l'Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori.
"Attendiamo ulteriori informazioni - scrive una nota - ma comunque riteniamo fondamentale vengano resi noti ufficialmente i nomi della casa produttrice o importatrice del prodotto e della catena di discount o di supermercati dove è stata acquistata la mozzarella blu. Tale informazione dovrebbe essere prioritaria per chi acquista prodotti di consumo, soprattutto alimentari. Si punta il dito contro prodotti stranieri - aggiunge l'Aduc - come se quelli italiani fossero naturalmente buoni ed esenti. Non è così, anche i prodotti italiani possono essere adulterati o contraffatti, olio, vino, latticini e altro"
( Fonte Il Salvagente )
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