Fra i dati più significativi si registrano quelli delle provenienze:
con un'azione di monitoraggio svolta durante la manifestazione a
cura di Go Wine, si è
interpellato un campione di visitatori. E' emerso un pubblico
variegato, proveniente sia dalle diverse Regioni italiane che
dall'estero. In sintesi: Dall'Italia: Sardegna - Sicilia - Puglia -
Campania - Lazio - Umbria - Toscana - Molise - Emilia Romagna -
Veneto - Alto Adige - Friuli Venezia Giulia - Lombardia - Liguria -
Valle d'Aosta
Dall'estero: Stati Uniti (Florida, South Carolina, Napa Valley,
Kansas, Menphis, Minnesota, Mitchigan, Tennesse, Washington, Denver,
California, Chicago, Virginia); Canada (Montreal, Vancouver);
Giappone (Tokyo);Austria - Danimarca - Francia - Germania -
Inghilterra - Scozia - Irlanda - Norvegia -Spagna - Svizzera -
Svezia.
E' il segno che il messaggio cresce come prodotto turistico, cioè
come evento in grado di "spostare" anno dopo anno un numero
crescente di turisti che scelgono un evento top per una breve
vacanza, per conoscere Alba e le sue Colline. Vinum non è stata
soltanto una grande kermesse con migliaia di degustazioni.
Vinum è stata anche occasione di confronto e di dibattito.
Dall'inchiesta sull'enoturismo 2006 in Italia con l'Università
Bocconi di Milano, alla tavola rotonda con le organizzazioni di
settore e l'Assessore Regionale Mino Taricco per discutere sulle
strategie del vino piemontese nel 2006 dopo le Olimpiadi.
Vinum è stato anche l'incontro fra uomini e donne del vino e molti
consumatori, è stato il racconto di tante esperienze. Dalle
aspettative dei produttori emergenti, all'incontro con le nuove
annate di Barolo, Barbaresco, Barbera, Dolcetto, Roero e Moscato.
Dal racconto di Francesco Moser - oggi produttore in Val di Cembra -
in bicicletta nelle Langhe (durante i giorni di Vinum), al Prof.
Calabrese a difendere il ruolo e la cultura del vino fra i giovani.
Vinum è stato anche un grande gioco di squadra che ha coinvolto
Enti, Associazioni, le Enoteche Regionali, molti volontari. In
questa direzione le ultime due giornate hanno segnato un rapporto
più stretto con la città, con l'intervento dei borghi e il richiamo
delle tradizioni contadine.
"Il bilancio è nel complesso positivo - dicono da Go Wine - con
buoni margini di crescita. Le attenzioni sulla manifestazione hanno
stimolato anche dibattito e critiche. Ogni argomento deve essere
considerato per fare un'analisi costruttiva e di consenso, ma non va
dimenticato il successo della rassegna che è nei fatti." |