Il chiostro e le
sale dell’abbazia hanno fatto da sfondo all’evento organizzato dai
sette comuni del manzanese che hanno aderito al protocollo d’intesa
“Territoria Nordest” di cui è
capofila Manzano (gli altri sono Buttrio, Corno di Rosazzo, Pavia di
Udine, Pradamano, Premariacco e San Giovanni al Natisone) e ha
siglato l’avvio di una serie di iniziative volte alla valorizzazione
delle ricchezze ambientali ed enogastronomiche della zona. Moderata
dall’agronomo e giornalista Claudio Fabbro
ed organizzata con la collaborazione dei “preparatori d’uva”
Marco Simonit e
Pierpaolo Sirch, l’originale
degustazione ha riscontrato un grande successo di pubblico (oltre un
centinaio i tecnici, ricercatori, giornalisti agricoli e produttori
accorsi a Rosazzo), superando le più rosee aspettative degli
organizzatori.
“In un momento in cui la situazione economica è piuttosto pesante –
ha sottolineato il sindaco di Manzano
Daniele Macorig - le amministrazioni comunali si devono
sforzare per trovare un’intesa. Territoria Nordest vuole essere una
risposta alla necessità di cercare nuove strade, prospettive diverse
per la valorizzazione delle risorse locali. Il vino offre questa
possibilità, vista anche la presenza nelle nostre zone di tanti
produttori che hanno scelto la linea qualitativa piuttosto che
quantitativa”.
Apprezzamento per l’iniziativa è venuto dall’assessore regionale al
turismo Enrico Bertossi che ha
sottolineato la presenza di una platea qualificata e come il
successo di questa manifestazione si leghi “a un concetto molto
valido: vivere nel territorio esperienze nuove che ci arricchiscono
culturalmente”. All’incontro hanno portato i loro saluti anche il
rettore dell’abbazia di Rosazzo don Dino
Pezzetta e l’assessore al turismo e agricoltura del
comune di Manzano Giorgio Colutta
in qualità di organizzatore dell’iniziativa e rappresentate di
“Territoria Nordest”.
Luca Maroni, conosciuto per la
sua attività di degustatore e autore della “Guida
ai vini d’Italia”, ha condotto una verticale “a
ritroso” di uve, mosti e vini prodotti dalla stessa vigna, guidando
i presenti in un viaggio alla scoperta delle sensazioni date dalla
comparazione frutta-vino. Accompagnato dalle spiegazioni tecniche di
Marco Simonit, Maroni ha confrontato uva bianca da tavola, uva da
vino Sauvignon del 2004 e un mosto Sauvignon della vendemmia 2004.
Per i vini rossi è stato invece comparato un Refosco dal peduncolo
rosso del 2003 con il corrispondente grappolo d’uva. “Credo sia la
prima volta che in Italia si realizza una degustazione come questa –
ha sottolineato Maroni - e spero che presto sarà possibile replicare
l’esperienza con un’altra produzione, un tempo florida in queste
zone: l’olio d’oliva.
Il vino, come tutti gli alimenti, va fruito
attraverso la piacevolezza dei sensi. Il territorio
friulano ha una versatilità e una vocazionalità incredibile alla
produzione vinicola, che deve essere sviluppata e diffusa”. La
degustazione è proseguita poi nel chiostro dell’abbazia con
comparazioni di uve e vini delle varietà Tocai, Ribolla gialla e
Verduzzo. Tra i presenti all’evento c’erano anche la giornalista
Carla Capalbo della prestigiosa
rivista internazionale
Decanter (che in dicembre
realizzerà un servizio sui Comuni di Territoria Nordest), il
presidente dell’Aiat Italo Tavoschi
e la scultrice Olivia Orgnacco di Toma
che per l’occasione ha esposto alcune opere dedicate al mondo del
vino.
Per info:
Comune di Manzano (UD),
Via Natisone 34, tel. 0432-740774 |