Tale congettura
rimane verosimile, in quanto giustificabile sarebbe poi il cammino
che la ricetta avrebbe compiuto per giungere alla corte dei
Duchi Estensi di Ferrara durante
il servizio del grande Scalco Cristoforo da
Messisbugo in epoca rinascimentale. Tale viaggio avrebbe
infatti come tappe prima la Scaligera Verona, poi la Mantova dei
Gonzaga (aree dove tutt’oggi la torta costituisce un piatto tipico),
Duchi filantropi come gli Estensi, amanti della buona tavola. Da
Ferrara la ricetta proseguì il suo cammino per quel di Modena,
territorio anch’esso assoggettato alla “Casata dell’Aquila”.
All’origine “bizantina” del dolce abbiamo dedicato l’abbinamento con
l’Albana di Romagna DOCG Passito 2000 dell'Azienda Poderi
delle Rocche di Imola (BO). La leggenda narra infatti che nel VI
Secolo Galla Placidia, figlia dell’Imperatore bizantino Teodosio, in
viaggio verso Ravenna, capitale allora dell’Impero Romano
d’Occidente, nelle splendide colline nei pressi di Cesena
assaggiasse una coppa di Albana esclamando: “Tu meriteresti di
essere bevuta in oro!”, ed in quei luoghi sorse l’abitato di
Bertinoro, culla della cultura romagnola…
La torta tagliolina si
caratterizza per una ricca farcitura costituita da mandorle tritate,
zucchero, burro, arancio a cubetti e aroma di vaniglia, ma
soprattutto dallo strato di finissime taglioline all'uovo che
sovrastano il ripieno adagiato su una base di pasta frolla; il tutto
viene cotto a 180 °C per 30 minuti. Completa la ricetta una
abbondante "annaffiata" di alkermes o mandorla amara in uscita dal
forno. Dopo essere stata servita, la preparazione emana una ricca
aromaticità dovuta alla cottura della pasta base ed alla nota di
amaretto del liquore che la bagna. All’esame gustativo il dolce si
presenta ricco in tutte le sue componenti, dalla pasta frolla alle
mandorle, al liquore che lo guarnisce; per questo il piatto si
presenta strutturato con qualità gusto-olfattive di grande
persistenza.
L'Albana passito si presenta con un colore giallo dorato intenso,
con riflessi ambrati, consistente. Al naso è intenso e persistente,
di qualità fine, con elegante ventaglio di profumi che si apre sulle
note fruttate di albicocca, buccia di arancia e fico caramellato per
poi passare a ricordi di frutta secca, in particolar modo mandorla e
mallo di noce, per chiudere infine con una piacevole nota dolce di
vaniglia. L’esame gustativo è contraddistinto da due nette
sensazioni: se gli zuccheri residui conferiscono una dolcezza
piacevole, per nulla stucchevole, d’altra parte il nerbo acido del
vino dona al prodotto una buona freschezza, che lo rende equilibrato
ed invitante. Il vino si presenta nel complesso di corpo, armonico,
adatto all’abbinamento con dolci opulenti come questo, ricchi di
sensazioni “grasse”, grazie alla sua freschezza.
La torta assaggiata per realizzare l'abbinamento è stata preparata
da Marcella Fuschini. Per chi volesse saperne di più, o richiedere
il prelibato dolce rivolgersi a: Caffè Cristal di Marcella Fuschini,
P.za Mazzini, 4 Argenta (FE) tel. 0532/318358 Un link dove invece
potrete trovare altre interessanti informazioni (anche per quel che
riguarda i contenuti calorici) è quello della Regione Veneto:
Regione Veneto - Cucina
A presto!
Mirco Mariotti |