14.09.2002 | Vino e dintorni

Vino, certificati di qualità per far decollare l'export

BARI. Aiuti qualitativi al comparto vinicolo. E' il contributo che l'Agenzie delle dogane può dare alla filiera del vino, secondo quanto è emerso in un convegno al quale hanno partecipato il direttore regionale dell'Agenzia per la Puglia e la Basilicata, Cosimo Fedele Aprile, il direttore dell'ufficio promozioni, offerte servizi chimici dell'agenzia, Domenico Marini, Ercole Amato, dell'area accise, ed il direttore della Federvini, Federico Castellucci.

L'Agenzia delle dogane insieme a quelle delle entrate, del territorio e del demanio, sono state istituite oltre un anno fa e devono per legge autofinanziarsi attraverso l'offerta di servizi al territorio. Nel campo vinicolo il servizio - ha sottolineato Marini - è nell'ambito della qualità anche grazie all'esperienza dei laboratori chimici dell'agenzia che già da lungo tempo lavoravano per la certificazione dei vini da esportazione. «La novità - ha detto - è costituita dal contributo a tutta la filiera del vino, dal mosto alla bottiglia finale». Il controllo dell'Agenzia non preoccupa i produttori «perché - ha sottolineato Castellucci - i laboratori chimici danno al prodotto una ufficialità migliore nel momento in cui si esporta. Esportare è vitale per il nostro settore, poiché dei cinquanta milioni di ettolitri di vino prodotti annualmente, ne consumiamo interamente non più del 50% e quindi dobbiamo usare le quote restanti proprio per l'esportazione».
Del problema dei tassi europei sulle bevande alcoliche si è occupato Amato sottolineando che «la proposta è di armonizzare i tassi per evitare differenze eccessive di prezzi nei vari Stati». Infine, un invito a un maggiore coraggio agli imprenditori vitivinicoli pugliesi affinché guardino oltre i confini nazionali e facciano della qualità uno dei baluardi del vino.

FONTE: LA REPUBBLICA - BARI

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