E come dice lo stesso Ron:
“Per essere creativo devi stare bene. Per stare bene
devi avere buoni amici in un posto che ti piace.
Sono nato e vivo ai piedi delle
colline dell’Oltrepo Pavese, che sono sempre
state il mio rifugio, la terra dei miei vagabondaggi
solitari in moto, l’ambiente da cui trarre ispirazione
per il mio lavoro. Ho cercato a lungo un posto dove
isolarmi a lavorare, lontano dal mondo e al tempo stesso
a due passi da casa. Dopo aver visto tanti bei luoghi ho
trovato la quiete di una bella villa,
un’isola in un mare di vigne,
nel cuore dell’Oltrepo.
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Qui mi sono messo a
scrivere e a comporre, ma anche a girare per
filari e campagne, per borghi e trattorie.
Riscoprendo il mondo segreto delle mie
origini, fatto di terra e di nuvole, di
profumi e di sapori, di lavoro e di
passione.
Così la gente, i
contadini, mi invitavano a casa, in cantina,
ad assaggiare il loro vino,
oppure gli osti, la sera, mi stappavano
bottiglie del posto, spesso pezzi rari e
sopraffini. |
Mi sono interessato e poi appassionato, proprio per
quello che il vino sa esprimere, rappresentare. Ho
scoperto che con la musica, con le canzoni, ci sono
molte analogie. Anche il vino è un segno d’artista,
racconta storie. È capace di consolare, unire,
rallegrare. Migliora gli umori e accende la fantasia.
Porta in superficie un mondo segreto, spesso intimo.
Così m’è venuto naturale cercare di sapere sempre di più
sul vino, fino scoprire, un po’ a sorpresa, la naturale
voglia di farlo. Questo anche grazie all’amicizia
consolidata con Carlo Zanetti, che i primi tempi, in
questo mondo di armonie di profumi e sapori, è stata
guida importante.
Insieme abbiamo a lungo girato, scrutato, assaggiato.
Fino alla decisione di fare insieme il vino. Ma quale
vino? Quello appunto delle nostre colline, dei nostri
contadini, della nostra tradizione. Quello che piaceva a
noi. Non è stato facile. Perché il vino giusto dipende
spesso dall’umore, dall’ambiente, da chi lo beve con te.
Ma l’abbiamo trovato.
Quando poi Carlo mi ha chiesto: come lo chiamiamo? non
ho avuto dubbi: Fracent’anni. M’è venuto fuori subito,
d’istinto. Vorrei incontrarti fra cent’anni ha venduto
oltre 200 mila copie. Chissà che il nome non porti
altrettanta fortuna ai nostri due vini. Di sicuro sono
stati fatti con altrettanta passione”. |
![](/press/aicev/ron_etic.jpg) |
L’etichetta di Fracent’anni è
di Flora Sala, che ha uno studio di grafica a
Milano e una lunga esperienza artistica e professionale
nel mondo della musica.
Sue sono le copertine dei dischi di molti grandi
cantanti.
Flora ha saputo subito interpretare l’attaccamento di
Ron alla terra e il desiderio di esprimere questo
attaccamento attraverso il vino.
Non solo l’etichetta richiama
la terra, la materialità, nel colore, nel
tratto deciso e insolito del nome, ma lo stesso disegno
originale da cui poi l’etichetta è stata riprodotta, è
stato fatto con colori ottenuti
mescolando realmente terre diverse dell’Oltrepo.
Anche l’’etichetta, insieme
alla vite, al vino e ai suoi due autori, annoda i fili
di un legame profondo. |
I vini Fracent’anni
I vini presentati con le etichette Fracent’anni
sono un rosso e un bianco. Sono
fatti con i vitigni autoctoni o classici dell’Oltrepo Pavese e sono
accompagnati dalla denominazione Igt, Indicazione Geografica tipica,
a sottolineare proprio la loro tipicità rispetto al territorio
d’origine.
Fracent’anni rosso è il risultato di un assemblaggio, in gergo “uvaggio”,
di vini derivanti dalla spremitura di quattro uve diverse: cabernet,
bonarda, barbera e uva rara. I vini, una volta lavorati in cantina,
restano poi separati in piccole botti da 225 litri – le barrique di
rovere francese - per 4 anni. Quindi si fanno gli uvaggi. Si
uniscono tra loro i vini in percentuali diverse, si prova e si
riprova, si assaggia e si riassaggia, fino a quando Ron e Carlo
Zanetti non individuano il vino che piace a loro: quello magari non
di moda, ma dal carattere deciso, dai profumi di campo e dal sapore
netto e armonico al tempo stesso, come quello della tradizione,
della gioventù trascorsa tra le colline lombarde. Trovata la
combinazione desiderata, il vino viene imbottigliato.
Date le caratteristiche delle uve, la scrupolosa vinificazione e la
lunga permanenza nelle botti, questo vino rosso, una volta
acquistato, può resistere bene nella nostra cantina anche per 5/6
anni. Anche se non crediamo che si possa resistere all’evidente
tentazione di berlo molto, molto prima.
Fracent’anni bianco è il risultato della vinificazione in bianco del
pinot nero. Quest’ultima è un’uva dagli acini rossi, quindi ci si
aspetterebbe vino rosso. Invece subito dopo la spremitura le bucce,
che contengono le sostanze naturali che danno colore al vino,
vengono subito tolte. Rimane così il mosto derivante solo dalla
polpa, che, come in quasi tutte le uve, comprese quelle dalla buccia
scura, è bianca. Anche questo vino, dopo il passaggio iniziale nelle
vasche di fermentazione, rimane nelle barrique per 2 anni. Un
periodo lungo, per un vino bianco. Ma il tempo e la cura
contribuiscono a dargli, anche in questo caso, maggior corpo e
carattere. Com’era il vino della tradizione. Sempre secondo il
criterio di fare un vino che, prima di tutto, piacesse ai due
autori, nella fase è stata aggiunta una percentuale piccolissima di
Chardonnay, un’uva che, per sua natura, se ben lavorata, sa regalare
profumi di frutta davvero fantastici. Ecco perché questo Fracent’anni
bianco ha un profumo soave e persistente.
Carlo Zanetti, che
ha fatto questi vini con il “parere positivo”
dell’enologo Carlo Saviotti,
ha 38 anni e fa il vignaiolo, come suo padre e suo
nonno, tra le colline di Stradella (Pavia) dove ha una
piccola ma affermata cantina e nove ettari di vigne, che
coltiva con passione e molta attenzione.
I suoi vini hanno successo, ma
il successo non gli dà alla testa. Carlo
vuole fermamente restare un piccolo produttore legato
alla sua terra. |
![](/press/aicev/ron_bottfracent'anni.jpg) |
I due vini con l’etichetta Fracent’anni sono prodotti, in questa
prima annata, in pochi pezzi, 6 mila bottiglie in tutto. Vini per
appassionati, da regalare agli amici veri, da bere quando la
compagnia è davvero il massimo, come vuole lo spirito dei due
autori. Così, ovviamente, i vini non si possono trovare dappertutto.
Però si possono ordinare e dunque ricevere poi a casa, contattando
direttamente i produttori.
CONTATTI:
fracentanni@ron.it
tel. 0382 821202
Ron/Fracent'anni
Imbottigliato da:
Zanetti Carlo – Stradella (PV)
AICEV
Associazione Italiana Collezionisti Etichette
Vino
sito web:
www.aicev.it
email:
collezione@inwind.it
giacomo.prato@libero.it
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