BENVENUTA OFFICINA

Da millenni è un appuntamento speciale, celebrato in numerosi riti. Secondo la tradizione, i confini fra Visibile e Invisibile si fanno estremamente vicini. Durante il cosiddetto "mezzogiorno astronomico", le ombre degli edifici e dei pali scompaiono. Al tropico del Cancro, il riflesso del sole nell'acqua si può ammirare anche a decine di metri di profondità. É la data dell'anno in cui il giorno è più lungo e la notte è più corta. Durante il solstizio si verifica un fenomeno astronomico, causato dall'inclinazione dell'asse terrestre e la distanza della Terra dal Sole; quest'ultimo raggiunge infatti la sua massima declinazione rispetto al piano dell'eclittica e si ritrova così nel punto più alto del cielo; al Tropico del Cancro è allo zenit. Per alcuni giorni l'astro sorge e tramonta sempre nella stessa posizione, relativamente all'orizzonte. Sembra quindi "fermarsi", da qui il termine "solstizio", sosta del Sole. Dal 24 giugno il Sole riprende i suoi normali "spostamenti". È tale movimento apparente del Sole che determina la durata del giorno e della notte.

Fin dall'era antica gli uomini avevano notato questi movimenti astronomici. Inoltre in questo giorno il Sole, simbolo del fuoco, entrava nel segno del Cancro, segno d'acqua dominato dalla Luna. Così, secondo l'immaginario, il Sole e la Luna, il fuoco e l'acqua, si univano. La luce e l'ombra, il maschio e la femmina, il positivo e il negativo: quando tutto si fondeva, si otteneva un "matrimonio divino" e si generavano energie positive e benefiche sull'intero pianeta. Facile intuire come l'evento si configurarasse come un momento particolarmente propizio per incontrare amici, conoscenti, e i tanti che hanno partecipato al brindisi augurale.

Roberto e Paolo Gasparin rispettivamente  titolari dell’officina e della rivista gustolocale, assieme al qualificato gruppo di lavoro, hanno fatto un brindisi di buon auspicio con i tanti intervenuti stappando una bottiglia appositamente confezionata per l’occasione, un Baltahazar (il nome deriva da uno dei remagi che offrì i doni a Gesù Bambino) che è stata ottima e fedele compagna dei deliziosi finger food offerti in abbinamento.

Ci voleva un brindisi speciale per un progetto così diverso ed innovativo per la nostra provincia. A partire dal logo dell’officina, che è un’oca bianca con il capello da chef. Alcuni si chiederanno che ci sta a fare un’oca. Altri invece sanno bene che l’oca rappresenta un culto per i gourmet. Le sue eccellenti carni, il fantastico fegato grasso, i salumi e le mille prelibatezze che si ricavano dall’oca sono infatti una tentazione irresistibile, per non parlare delle sue morbide piume che donano una piacevolezza unica al riposo del guerriero, specie dopo un’abbondante libagione.

L’officina è definita. È un bar, perché si mette a disposizione sin dal primo mattino per offrire un’ottima selezione di caffè, prime colazioni, spuntini, aperitivi, taglieri di selezionati salumi o formaggi del territorio accompagnati da una buona rappresentanza di vini locali e birre.

Ma è anche Cucina dove poter sostare per una pausa veloce con un fresca insalatona o lasciarsi coinvolgere da raffinati antipasti, gustosi primi, sostanziosi secondi, deliziosi dessert. Un menu ben equilibrato, studiato con ingredienti semplici, di elevata qualità, prodotti del territorio per valorizzare i piatti della tradizione. Una sapiente creatività si fonde al rispetto della salubrità e leggerezza dei piatti per il piacere di vedere e gustare, per offrire un buon piatto abbinato a un buon calice di vino, servito nella sobrietà di un accurato servizio a un prezzo assolutamente accessibile.

L’officina è anche un servizio completo di catering e banqueting che si distingue per l’alta qualità delle proposte, l’unicità dei prodotti selezionati, affidabilità, discrezione ed accurato servizio per ogni occasione sia in casa che in ambientazioni particolari.

Per gli ospiti è a disposizione anche la dispensa; una vetrina di prodotti di eccellenza del territorio composta da un insieme di specialità da poter gustare, conoscere e acquistare.

Già questo fa ben comprendere che siamo in un luogo dove nulla è banale, ma salire le scale ci fa capire che qualcos’altro ci aspetta: l’officina! Una saletta di cento mq, con tavoli utilizzabili a scopo didattico o come tavola da pranzo, in base alle necessità, per una capienza totale sino a 60 posti. Un piccolo bar ben attrezzato, una efficiente e completa attrezzatura da cucina mobile che può funzionare in perfetta simbiosi con la cucina del ristorante. A completare le attrezzature una serie di impianti tecnologici, pc, impianto audio, videoproiettore, videocamere e schermi al plasma. Aggiungiamo a questo poi qualificati docenti, giornalisti, enogastronomi, chef, ma anche produttori agroalimentari, enologi, sommelier, esperti e conoscitori che avranno modo di susseguirsi in corsi, approfondimenti, analisi sensoriale, panel test, presentazione di prodotti, degustazioni, cene tematiche e/o didattiche.

L’officina continuerà anche a essere itinerante con il progetto CuoKing, e sarà inoltre in grado, con le sue qualificate collaborazioni, di organizzare eventi, viaggi, percorsi, studi, approfondimenti, manifestazioni meeting ed ogni esigenza di rappresentanza ed immagine si renda necessaria.

L’officina è uno strumento che funziona in perfetta sinergia con la rivista gustolocale per valorizzare al massimo ogni evento, per soddisfare ogni esigenza di comunicazione, proponendo progetti di alta visibilità con un alto ritorno di immagine per un sicuro successo ed adeguato riscontro economico.

Una realtà polivalente dal punto di vista commerciale, organizzativo e didattico. Un gustoso punto di riferimento per l’enogastronomia vicentina.

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