La partecipazione del Piemonte al Vinitaly di Verona dal 6 al 9 aprile ha una lunghissima tradizione e costituisce una delle piĆ¹ importanti iniziative di promozione e di marketing dei produttori e delle istituzioni piemontesi
Si tratta della più vasta e importante fiera internazionale del comparto vini, con i suoi 4.300 espositori, 153.000 visitatori, di cui 50.000 operatori provenienti da 114 Nazioni; 2500 giornalisti, provenienti da 140 Nazioni.
Anche in questa 48° edizione risulta forte e qualificata la presenza piemontese che comprende circa 600 espositori, in gran parte occupanti l'intero padiglione 10 "Piemonte"; altri espositori piemontesi, soprattutto grandi aziende e marchi, sono presenti in altri padiglioni .
Gli espositori piemontesi sono in gran parte piccole e medie aziende, alle quali si aggiungono una ventina di Cantine Cooperative, 5 Associazioni di Produttori, 10 Consorzi di Tutela, Organizzazioni economiche e Professionali dei produttori e numerosi Enti e Istituzioni.
Una presenza, quella piemontese, ininterrotta fin dalle prime edizioni, tradizionalmente forte e unitaria, che ha contribuito a costruire questa storia esaltante del Vinitaly.
Una partecipazione, definita "la carica dei 600": tanti sono i piemontesi (circa il 14% del totale espositori), fortemente motivati a consolidare e sviluppare al Vinitaly l' ottimo rapporto con il mercato internazionale, come confermano i dati dell'export piemontese di vini che nel 2013 ha superato 1,4 miliardi (+ 10% sul 2012), (valore statistico di bevande alimentari composto in larghissima parte da vini e distillati). Sui mercati esteri va circa il 60% dei vini piemontesi, all'incirca: 63 milioni di bottiglie d'Asti, 20 milioni di bottiglie di Moscato d'Asti, 8 milioni di bottiglie di Barolo, 2,5 milioni di Barbaresco, 10 milioni di Barbera d'Asti, 8 milioni di Gavi, 1,5 milioni di Brachetto d'Acqui, ecc.
Tale partecipazione consolida la collaborazione tra Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e il Consorzio Piemonte Land of Perfection, l'organismo per la promozione che raggruppa i principali consorzi e associazioni piemontesi del vino; una collaborazione che si esplicita nella organizzazione della presenza di circa 200 espositori in un'area collettiva all'interno del pad. 10 Piemonte, che comprende un'area di accoglienza, un'area per le presentazioni e degustazioni guidate dei vini anche in abbinamento con altri prodotti alimentari, e uno spazio incontri dove si svolgerà un programma di eventi che rappresentano le novità, le iniziative e progetti sulla vitivinicoltura piemontese e dei relativi territori.
L'azione dei tre soggetti è anche finalizzata a promuovere l'immagine unitaria e coordinata del Piemonte al Vinitaly; in tal senso l'immagine nasce dall'opera artistica di Sara Enrico, scelta da un concorso per giovani artisti promosso da Regione Piemonte e Artissima, Internazionale di Arte Contemporanea di Torino. Un altro elemento di novità è costituito dal "Ristorante Piemonte" nella Cittadella della Gastronomia del Vinitaly, curato da tre grandi chef piemontesi stellati: Davide Palluda, Maurilio Garola e Christian Milone, che proporrànno i piatti della migliore tradizione piemontese in abbinamento ai grandi vini DOC e DOCG.
Tra le novità di quest'anno, la partecipazione dei produttori piemontesi, con le loro etichette, anche a Vinitaly and the City , il Fuori Salone che Vinitaly organizza nel cuore della città di Verona, al Palazzo della Gran Guardia, nelle serate del 6 e 7 aprile . Ricercate produzioni tipiche di qualità affiancheranno un'ampia selezione di oltre 300 etichette di vini nazionali, tra cui la selezione dei concorsi enologici seguiti dalle Camere di commercio di Novara, Torino, Alessandria e Asti, con il coordinamento di Unioncamere Piemonte .
Infine, per la medaglia Cangrande, conferita ogni anno ai benemeriti della vitivinicoltura segnalati dalle Regioni, il designato per il Piemonte è Giovanni Battista Marchisio: un simbolico premio alla carriera per questo uomo di Vezza d'Alba che ha dedicato la sua vita al servizio e per lo sviluppo delle terre del Roero, ricordando in particolare la sua attività nel mondo del vino come "storico" presidente della società cooperativa Cantina del Nebbiolo di Vezza d'Alba che ha guidato dal 1986 al 2013.
L'assessore all'agricoltura della Regione Piemonte, Claudio Sacchetto, ha così commentato il senso della partecipazione del Piemonte al Vinitaly: "Quello del vino rappresenta uno dei comparti più importanti, vitali e attivi della nostra economia e della nostra società. I nostri vini, famosi e apprezzati in tutto il mondo, costituiscono una grande risorsa economica e un simbolo del made in Italy e made in Piemonte. Essi hanno anche quel forte valore aggiunto che gli deriva dal loro profondo legame con i territori di produzione: quei vigneti che si preparano al riconoscimento UNESCO come patrimonio dell'umanità. La Regione Piemonte è fortemente impegnata nel dare continuità al sostegno al comparto, soprattutto con le misure dell'OCM Vino: "Investimenti", "Ristrutturazioni e riconversioni","Promozione su Paesi Terzi", con le quali sono state impegnate risorse per 23 milioni di euro nel 2013 e 21milioni nel 2014. Altri 6 milioni di euro nel 2013-2014 sono stati impegnati sulla misura 133 del PSR, che comprende il finanziamento per la partecipazione del Piemonte al Vinitaly che rappresenta il più importante appuntamento per i nostri produttori per consolidare e sviluppare contatti e contratti con gli operatori, per presentare quello che si fa sulla tutela e valorizzazione e per promuovere, attraverso il vino, il nostro Piemonte".
PIEMONTE VITIVINICOLO in sintesi
- 45.343 ettari di vigneto, (circa il 7% del vigneto Italia).
-Nel 2013 la produzione è stata di 2.579.534 ettolitri (+9% sul 2012).
- La produzione nazionale stimata è di 47,4 milioni di ettolitri (+ 15% sul 2012).
- 20.737 le aziende a indirizzo vitivinicolo (censimento 2010).
- 280 imprese industriali produttrici di vini e distillati con circa 3.300 addetti.
- 54 Cantine cooperative con circa 12.000 soci (rappresentano circa 1/3 della produzione vitivinicola regionale)
- 352 milioni di euro il valore del vino ai prezzi di base agricoli (ex PLV) che rappresenta circa il 10% del valore dell'intera produzione agricola regionale.
- 1,4 miliardi di euro il valore dell'export di vino nel 2013 (che statisticamente comprende bevande alimentari) (+ 10% sul 2012); tale valore rappresenta circa il 30% del dell'export agroalimentare piemontese e circa il 16% dell'export vitivinicolo nazionale. Il Piemonte esporta circa il 60% del vino; in bottiglie: 63 milioni di Asti, 20 milioni di Moscato d'Asti, 8 milioni di Barolo, 2,5 milioni Barbaresco, 10 milioni Barbera d'Asti, 8 milioni Gavi. Il 70% viene assorbito dai Paesi UE, il restante 30% dai Paesi extra UE.
- 18 vini a DOCG (calcolando l'Asti e il Moscato d'Asti, il Roero e il Roero Arneis) e 42 DOC (su 73 DOCG e 330 DOC nazionali), il più alto numero tra le Regioni, che coprono circa l'85% della produzione regionale; quasi tutta derivante da una ventina di vitigni autoctoni storici, tra i quali, a bacca bianca: Arneis, Cortese, Erbaluce, Favorita, Moscato Bianco; a bacca rossa: Barbera, Bonarda, Brachetto, Dolcetto, Freisa, Grignolino, Malvasia, Nebbiolo, Ruchè, Pelaverga.
- Una legge regionale (la 39/80) sull'anagrafe vitivinicola e per il controllo e la repressione di frodi e sofisticazioni; con l'osservatorio vitivinicolo regionale,la revisione dell'albo dei vigneti e l'istituzione della fascetta regionale di garanzia per i vini DOC.
- 14 tra grandi e piccoli Consorzi di Tutela che coprono tutte le DOC e DOCG; 2 grandi Associazioni di Produttori. Un consorzio per la promozione, costituito dai principali consorzi di tutela dei vini.
- 14 Enoteche Regionali e 33 Botteghe del Vino, riconosciute con legge regionale n. 37/80, che rappresentano circa 4.300 produttori espositori; che ospitano mediamente 1.000.000 di visitatori all'anno (metà dei quali stranieri).
- 7 Strade del Vino riconosciute ed operanti.
- Una grande attività per la tutela, conservazione e valorizzazione delle centinaia di vitigni rari o in pericolo di estinzione. L'opera di selezione e sperimentazione ha portato anche al recupero e all'entrata in produzione di molti di questi vitigni autoctoni, tra cui: Bonaria, Avanà, Bourgnin, Pignolo, Spano, Gamba di Pernice, Albarossa, Nascetta, Bussanello, Timorasso
Silvana Albanese
Luciano Pavesio
Tag: Piemonte, Dardanello, Sacchetto