Sabato 25 e domenica 26 gennaio 2014 nel Palazzo della Gran Guardia di Verona si presenta la prima annata Docg e il nuovo marchio del Consorzio Tutela Vini Valpolicella
Quello dell'annata 2010 sarà il primo Amarone con la rilevante dicitura "Docg", prossimo a debuttare ufficialmente sul mercato dopo i canonici tre anni di maturazione. Nel segno della tradizione, si presenterà al pubblico in occasione di Anteprima Amarone 2010, il 25 e 26 gennaio nel centralissimo Palazzo della Gran Guardia di Verona.
La manifestazione che celebra il Grande Rosso, ormai annoverato unanimemente tra i vini top a livello mondiale, mai come quest'anno si presenta con innumerevoli motivi di interesse.
Il cammino che ha condotto al conseguimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita, traguardo che ha definitivamente suggellato l'inscindibile rapporto dell'Amarone col suo territorio di produzione, sarà ripercorso da Christian Marchesini, presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella nel convegno inaugurale di sabato 25 gennaio.
Subito dopo il direttore del Consorzio, Olga Bussinello, presenterà una delle novità di questa edizione, ovvero il nuovo marchio del Consorzio, che esordirà ufficialmente proprio in questa occasione. Si tratta dell'esito di un'operazione di restyling frutto di uno studio accurato, espressione della propensione ad una modernità che valorizza il passato e la sua eredità e che al suo interno vuole essere ulteriore elemento di identificazione e appartenenza per le aziende.
Il nuovo marchio sarà parte integrante dell'allestimento e della comunicazione predisposti per Anteprima Amarone. Anche la "scenografia" in Gran Guardia riprende infatti gli stilemi e la concettualità sintetizzati nel nuovo marchio e racconta il rapporto tra vino e territorio facendone emergere le caratteristiche di unicità e non riproducibilità. I colori dominanti, nei paesaggi scomposti che definiscono le quinte dell'allestimento, sono il bianco e nero, che sfumano nel grigio e fanno risaltare le punte di rosso. Un percorso nel quale il visitatore può leggere il passato e il presente dell'Amarone attraverso le tecniche di produzione e l'appassimento, le cure meticolose che le aziende gli prodigano dal vigneto alla botte, senza trascurare nulla e impiegando cura e amore per far sì che lo standard qualitativo sia sempre al livello più alto possibile.
La mattinata proseguirà con un excursus sulle potenzialità dell'Amarone in quanto massima espressione di qualità del food Made in Italy nel mercato mondiale. Ad approfondire questo aspetto sarà il prof. Andrea Marchini del Dipartimento di Scienze Economico-Estimative e degli Alimenti dell'Università degli Studi di Perugia, che illustrerà una serie di dati su "I vini di alta qualità tra innovazione e promozione: percorsi strategici nella prospettiva 2020".
In coda uno dei momenti più attesi da produttori e addetti ai lavori, vale a dire la presentazione dell'annata 2010 a cura di Daniele Accordini, vicepresidente del Consorzio, seguito dal confronto con la stampa moderato da Sebastiano Barisoni di Radio 24.
Nel primo pomeriggio i giornalisti potranno "conoscere di persona" l'Amarone 2010 Docg nelle diverse interpretazioni dei produttori e nel carattere delle cinque vallate della denominazione nell'ambito della degustazione a loro riservata, mentre gli enoappassionati potranno degustare a partire dalle 16 fino alle 19, così come nella giornata di domenica 26 gennaio dalle 10 alle 18. Qui, ai banchi delle aziende, oltre all'annata protagonista, potranno scoprire anche altre punte di eccellenza delle singole produzioni.
Immancabile il buffet a base di prodotti tipici veronesi accuratamente selezionati per la loro qualità.
"Prima di tutto" – anticipa Accordini – "va sottolineato che l'andamento climatico del 2010 non è stato tra i più facili, se rapportato alle ultime vendemmie. L'annata è stata piuttosto fredda e si è tradotta in una notevole variabilità. Uniforme è stato invece l'impegno dei produttori per raggiungere un livello qualitativo complessivamente elevato, che mantiene fede al nome e alla fama dell'Amarone. Entrando nel dettaglio abbiamo visto che le vallate della parte più pianeggiante hanno sofferto di più mentre le vallate dove le altitudini sono un po' più elevate hanno dato risultati migliori, Marano su tutte. In sintesi estrema, dalla degustazione del panel sono stati rilevati per i vini delle diverse vallate i seguenti caratteri: naturalezza d'espressione per San Pietro in Cariano e Sant'Ambrogio, consistenza estrattiva per Negrar, complessa armonia per Fumane, profondità fruttata per Marano, finezza vibrante per la Valpantena e potenza dinamica di Illasi, Cazzano e Mezzane. Definizioni in ogni caso semplicistiche per descrivere un vino dalle molteplici sfumature e articolazioni, ancor più evidenti in una annata particolare come questa. Dal punto di vista organolettico" – aggiunge il vicepresidente – "ci siamo trovati di fronte ad Amaroni di grande longevità, con un'acidità più sostenuta della media, gradazioni alcoliche leggermente più basse e, aspetto molto positivo, una riduzione del grado zuccherino che ha conferito a questi vini una maggior gradevolezza, in controtendenza rispetto agli ultimi anni, dove l'innalzamento degli zuccheri aveva come esito vini più semplici e omogenei, vicini al consumatore ma dalla personalità meno spiccata. Per quel che concerne il quadro sensoriale l'aspetto più interessante risiede nel comune denominatore dell'eleganza rispetto alla potenza, pur considerando l'evidente variabilità fra i vini per collocazione geografica, per stile produttivo, per durata di appassimento e per proporzione fra le varietà impiegate".
Gli fa eco l'esperto sensoriale Alberto Ugolini: "Un'annata che nonostante le difficoltà della vendemmia si presenta caratterizzata da freschezza, fragranza, maturità del frutto e una particolare piacevolezza, che dell'Amarone è il tratto distintivo. Probabilmente meno opulento rispetto ad annate precedenti, come il 2009 o il 2007, ma in linea con i gusti del mercato internazionale, che gradisce particolarmente questo vino indubbiamente diverso da tutti gli altri proprio per la grassezza abbinata alla bevibilità".
Il pubblico avrà quest'anno un ruolo importante, dato che sarà chiamato ad esprimere le proprie preferenze attraverso un concorso per wine lovers. All'ingresso infatti sarà consegnata una cartolina che dovrà essere compilata e restituita prima di uscire, in cui ci sarà la possibilità di votare, a propria discrezione, i tre migliori vini degustati. Tra le cartoline saranno estratti tre vincitori che potranno usufruire di una degustazione personalizzata gratuita in una delle aziende da loro stessi indicate.
Ingresso per il pubblico a pagamento (euro 25) su invito da richiedere a info@consorziovalpolicella.it
Programma completo sul sito www.consorziovalpolicella.it/anteprima_amarone.php
Silvana Albanese
Luciano Pavesio
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