Singolare iniziativa dell'azienda nel cuore della Valpolicella in occasione della kermesse veronese
Originale quanto coinvolgente la serata organizzata dall'Azienda Agricola Tedeschi in un luogo tipico per definizione per la zona della Valpolicella, all'interno del nuovo edificio di Pedemonte dove, da settembre a gennaio, nornalmente riposano ed appassiscono le uve che diventeranno nel corso dei mesi successivi gli splendidi Amarone e Recioto della Valpolicella.
Prologo alla degustazione dei vini di varie annate abbinati a otimi piatti del territorio, un coinvolgente discorso di Sabrina Tedeschi, un excursus di pochi minuti nel quale è stato riassunto l'importante ruolo del papà Lorenzo nel portare avanti in parallelo una cura meticolosa del vigneto e una scelta dei territori più vocati a fianco di un equilibrato utilizzo dei moderni sistemi di vinificazione e affinamento; del presente composto dai fratelli Antonietta, responsabile delle vendite in Italia e nell'amministrazione, Sabrina, tecnologo alimentare e responsabile marketing e vendite, e Riccardo, enologo, sempre pronto ad occuparsi dell'intera produzione vitivinicola; ma soprattutto del futuro, riassunto in una tavolata al centro del salone, ovvero i loro figli, ancora molto giovani ma già desiderosi di prendere parte alla realtà aziendale.
Dopo l'aperitivo con i freschi Capitel Tenda Soave Doc Classico 2009 e Lucchine Valpolicella Doc Classico 2009, il risotto tradizionale all'Isolana e i tortelli caserecci di pasta fresca al Valpolicella ripieni di Monte Veronese venivano coraggiosamnete abbinayi con il Capitel San Rocco Ripasso IGT del Veronese annata 1995, vino che a dispetto dei suoi 15 anni preservava una buona freschezza e pulizia. Ottima stoffa anche per il Rosso la Fabriseria IGT del Veronese 2001 che ha accompagnato l'ottima guancetta di Chianina brasata all'Amarone, riuscito accostamento tra la cucina toscana e quella veronese.
Il fruttato, dolce ma mai stucchevole Capitel Fontana Recioto della Valpolicella Doc Classico 2005, apriva la strada ai superbi Amarone della Valpolicella Doc Classico 1995 e al "fratello maggiore" Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Doc Classico 1996, entrambi al massimo della loro pienezza e maturità, egreggia spalla nel dopo-cena ai sigari Toscani ospiti.
Luciano Pavesio
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