Asolo è una ridente località in provincia di Treviso di piccole dimensioni, ma di grande bellezza e suggestione, che mi ha riportato indietro nel tempo, con le sue “ botteghe “ artigianali, i suoi forni e le sue “ osterie tipiche “ dove con un solo euro ti puoi bere “ un’ombra de vin “ !
Ma Asolo non è solo questo, in queste terre si sono trasferiti e sono vissuti personaggi famosi, di cui oggi si possono ammirarne le ville :
( tratto da Wikipedia )
Ville e residenze
Palazzo Beltramini, donato alla violinista Wilma Neruda, oggi sede del municipio;
casa di Eleonora Duse: sulla facciata, alcuni versi di Gabriele d'Annunzio dedicati alla dimora dell'attrice ( il gossip ci riporta di una relazione " segreta " tra i due ) ;
villa Freya: nel giardino sono presenti delle fondazioni di un teatro romano;
casa Malipiero;
villa Scotti Pasini, dove visse Robert Browning;
villa degli Armeni, del XVI secolo;
"Casa Longobarda".
Durante il nostro breve ma interessantissimo e pieno press tour, abbiamo potuto visitare i magnifici giardini di Villa Freya, dove sono oggi ammirabili i resti dell'antico teatro romano, tante varietà di fiori e piante. Le foto seguenti renderanno meglio la suggestione dei luoghi !
( insieme all'amico Alessandro Scorsone, sommelier presso la Presidenza Consiglio dei Ministri al link : http://www.winetaste.it/asolo-il-montello-ed-il-prosecco-docg/
Asolo il territorio
Il territorio di Asolo si estende per circa 15.000 ha di terreni di cui 1.500 sono coperti da vigneti ( un 10-12% del totale ) ; le coltivazioni della vite variano in base alle zone di impianto :
a ciglioni in collina, un sistema di coltivazione diverso dai terrazzamenti , in queste zone i vigneti sono " sfalsati, ovvero non allineati come generalmente avviene, ma essendoci delle zone sassose dove la vite non riuscirebbe ad attecchire e crescere a dovere, si impianta solamente dove il sasso lascia il posta al terreno !
La zona migliore alla coltivazione della vite in loco è quella calcarea, con una fascia intermedia di argilla, ben drenata sotto, per produrre vini rossi da invecchiamento !
Dalla zona di pianura dei Colli Asolani si passa al Montello, una collina di grande impatto visivo, ricca di piante e boschi di " robinia ", dove si contano decine e decine di ottimi agriturismi e ristoranti, venivo sul Montello per partecipare a cene tematiche quali : la primavera con le erbe ( bruscandoli, sciòpeti' ecc. ), il cocofungo circa 30 anni fa, con il caro amico Bertino Travagli patron del ristorante " la Vecchia Chitarra " di Ferrara, socio dei Ristoranti Piatto del Buon Ricordo, che dopo la sua morte è passato di mano in mano, fino ad arrivare a gestione cinese ! Come diceva la mia povera nonna : " se il morto sa del vivo " sono certo che Bertino avrà inveito anche dalla tomba, conoscendo il suo carattere schietto e diretto !
Fatta questa piccola divagazione che mi ha riportato indietro negli anni della mia gioventu', quando mi sono avvicnato in punta di piedi a questo mondo dellìenogastronomia italiana, una breve indicazione sui tipi di allevamento della vite.
La viticoltura
Gli allevamenti delle viti in queste zone sono il Sylvoz, la capuccina nelle zone piu' alte per il prosecco che essendo un vitigno vigoroso necessita di potature corte, ma non troppo ; importante è il punto di equilibrio dove esiste un buon rapporto tra gemme e legno per cui ottimali 5/7 parti di legno ed 1 di uva , per produzioni che vanno dai 120 ai 140 q.li di uva/ha.
Una delle prime aziende che nel tardo dopoguerra ha optato per la qualità è stata la Cantina Sociale Montelliana e Colli Asolani, che nella figura del Cav. Menini ha optato fin da subito al perseguimento dell'alta qualità possibile.
Da Asolo in direzione Montello si può ammirare la villa palladiana del Conte Loredan Gasparini, ora di proprietà di una banca, che si era posto in evidenza nel settore vitivinicolo con uno dei piu' apprezzati rossi italiani negli anni '70 con Il Capo di Stato, un uvaggio bordolese di bella fattura !
Il Montello era il bosco dei Dogi di Venezia, dal quale si otteneva il legno di quercia per le palafitte sulle quali soono state costruite le case veneziane sull'acqua ; tramite la costruzione di zattere con questi tronchi di quercia, venivano trasportati sul fiaume Piave dai " zattieri del Piave " !
La zona è ricca di storia e monumenti, tra questi ricordiamo Don Giacomo della Casa, che ha scritto le pagine del Galateo nell'Abbazia di Nervesa, i cui resti sono ancora presenti dopo i bombardamenti della prima guerra mondiale !
Il sistema a guyot garantisce un migliore equilibrio tra legno ed uva, possiamo ammirare lungo la dorsale del Montello, " le doline " che sono degli avvallamenti nel terreno, simili " a catini " che con una specie di imbuto sul fondo lascia drenare l'acqua !
( le doline , avvallamenti del terreno quasi a formare un imbuto )
Il descrittore principale del Prosecco asolano è " il fiore d'acacia ", dovuto a dei composti della famiglia dei terpeni; troviamo sul Montello anche una piccola produzione di Olio Extra vergine di Oliva, ottenuta con una varietà denominata " Asolana " ; il clima è temperato, estati miti per venti e correnti provenienti dal vicino Piave, le precipitazioni variano dai 900 ai 1200 mm di acqua, ben distribuiti nell'arco dell'anno .
La grande cena inaugurale dell' Asolo Wine Tasting
( brindisi insieme al Prof. Luigi Bavaresco, direttore dell' Istituto di ricerca Vitivinicola di Conegliano )
Presso le sale dell'Albergo Al Sole di Asolo si è svolta la cena inaugurale dell'evento Asolo Wine Tasting, alla quale ho partecipato ( per mia fortuna devo aggiungere ) dove 3 bravi cuochi hanno accolto la stampa attraverso un menù a sei mani, ideato per l'occasione da:
Nino Baggio, Locanda Baggio – Asolo
Marco Bonotto, Osteria Jodo – Maser
Luca Perrazzelli, Ristorante al Sole – Asolo
La degustazione dei vini abbinati per la serata, selezionati dal Consorzio Montello – Colli Asolani, è stata presentata dal Sommelier Giuseppe Piovesan !
Il menu' è consultabile nella foto seguente, cosi' come i vini ; oltre alla qualità assoluta e leggerezza delle materie prime, il mio plauso a questi bravi professionisti della cucina italiana è doppio :
( i bocconcini di coniglio su saor di asparagi )
( lasagnette fatte in casa con asparagi e Morlacco del Piave )
( la guancetta di vitello )
( il tris di dolci )
in prima istanza per la maestria con cui hanno preparato questi piatti, di cui conserverò un ottimo ricordo, ma soprattutto per avere prestato la loro opera di sabato sera in forma GRATUITA, facendo squadra senza primogeniture e/o diatribe, con l'unico scopo di contribuire a promuovere il loro territorio !
Un esempio per tutti i territori italiani e per tutti gli operatori di settore, per fare crescere un territorio, bisogna creare " la squadra " con persone capaci, competenti che sappiano mettersi a disposizione anche in forma di volontariato, per il bene comune. Bravi siete un esempio da imitare !
LA DEGUSTAZIONE DEL PROSECCO ASOLANO
Non poteva mancare una bella degustazione di alcuni prosecchi rappresentativi della produzione locale, svolta comodamente seduti, con la spiegazione tecnica del bravo enologo Franco della Rosa, V.Presidente del Consorzio, al quale va il mio personale ringraziamento, che estendo anche al Presidente del Consorzio Armando Serena persona dalle grandi doti umane ed alla brava P.R. Lindia Nano della Diabasis Progetti !
In ordine di servizio ci sono stati serviti :
1 ) Azienda Tenuta Baron- Prosecco Docg Asolo fermo
paglierino scarico ; naso con la tipica nota floreale di acacia ; in bocca è leggermente frizzante, acidulo e sapido, leggermente amarognolo, pai medio/corta. Buono
2 ) Bele Casel- Prosecco Asolo Docg Col Fondo 2012
Qui esistono due scuole di pensiero : chi preferisce il vino quasi limpido, ovvero con attenta decantazione senza mettere in sospensione " il fondo ", e chi invece come il titolare Luca Ferraro preferisce " scecherare " preventivamente la bottiglia. Diciamo che quello che ci è stato servito era in uno stadio intermedio tra le due opzioni :
paglierino chiaro, leggermente torbido ; note amarognole, delicate di limone e bergamotto ; in bocca ha una spiccata acidità, note di lieviti e pane, medio lunga la Pai finale. Buono
3 ) Montelliana prosecco Asolo Docg Frizzante extra Dry
Naso abbastanza intenso con note di mela matura, floreale; in bocca è franco, gradevole, con una buona acidità, sapido ! Buono
Nota dell'enologo Franco della Rosa : l'ottimale per il Prosecco è un indice di 30 per la massima piacevolezza, che è la sommatoria tra l'estratto secco di circa 17/18 e gli zuccheri residui di circa 12/13 gr/lt.
4 ) Giusti Dal Col Prosecco Asolo Docg Brut
Bel perlage fine ; naso di media intensità, con note di acacia e tiglio ; in bocca ha una buona " cremosità ", sapido, buona spalla acida, medio lngo il finale. Molto buono
5 ) Ghisolana Extra Dry
Bel giallo paglierino intenso con perlage fine ; naso intenso e particolare con note di acacia e frutto surmaturo con note di miele ; in bocca è fruttato, buona cremosità, sapido, acidità calibrata, Pai medio /lunga ! Molto buono / ottimo
6 ) Bedin Prosecco Asolo docg Dry
paglierino chiaro ; naso piacevole ed elegante con note dìfloreali, acacia, glicine e rosa ; in bocca entra fresco, buona cremosità, acidità in equlibrio, sapido, medio lungo il finale. Buono / molto buono !
Villa Maser
( il gruppo di giornalisti ed il proprietario di Villa Maser )
Una vista a Villa Barbaro- Manin direi che da sola vale il viaggio, un'opera maestosa di Andrea Palladio, affrescata dal pittore Paolo Veronese, visitabile tutto il periodo dell'anno !
( il giardino interno con piscina )
Conclusioni
Una zona da scoprire o riscoprire per le bellezze paesaggistiche ed architettoniche, la storia e non da ultimo i magnifici vini che qui si producono, l'ottimo prosecco Docg Asolo Montello, ma non solo. Sono in corso attività di recuperò di antiche varietà autoctone che stavano scomparendo, di cui ne scriverò a breve avendone già testato le ottime performances !
La zona dell'asolano e del Montello ricca di strutture ricettive, dove negli anni ho assaporato una tra le migliori cucine italiane in assoluto, fin dai primi anni '80, storia e tradizione in queste zone la fanno da padrone, ma con un occhio puntato al futuro sostenibile nell'ottica della conservazione dei luoghi per il mantenimento delle bellezze naturali di cui oggi noi godiamo, ma compito nostro quello quanto mai urgente ed indispensabile di conservare e lasciare integra la natura ai nostri figli e nipoti.
Diversamente sarebbe un suicidio culturale ed esistenziale, ma gli asolani questo lo hanno capito da tempo !
Chapeau !
Roberto Gatti