23.08.2003 | Vino e dintorni

Uva d’agosto, sfida ai Castelli

Giurano che non è un’eresia, solo il modo di assecondare il clima ed eseguire la volontà della vigna. Volentieri i produttori del Colli Lanuvino doc quest'anno giocano d'anticipo: a Lanuvio, Genzano e Nemi, la vendemmia inizia il 25 agosto. Se i Castelli incarnano alle porte di Roma la millenaria civiltà del vino, questa civiltà si presenta scissa; almeno due le anime distinte, forse pure distanti.

Per i produttori del Frascati Doc che hanno aziende sparse a Frascati, Monte Porzio, Monte Compatri, Colonna e in parte anche a Roma, non se ne parla: prima di settembre avanzato non iniziano le «danze». Questione di latitudine e clima, pare, ma anche di filosofia della raccolta, concezione del prodotto da distribuire su un mercato che va da Roma fino agli Usa passando per Europa ed Emirati Arabi.

«Ebbene sì - annuncia lieto Antonio Posti, direttore del Consorzio Vini Doc Colli Lanuvini che raccoglie 18 aziende e 570 produttori iscritti - noi cominciamo tra qualche giorno: si fa una prima selezione di uve mature e si va avanti fino ad ottobre. Sicuramente le alte temperature ed il fatto che la nostra zona sia rivolta verso il mare hanno fatto sì che le uve siano maturate prima». Ma c'è dell'altro.

«Il chicco estremamente "abbronzato" e bruciato dal sole - spiega Posti - come si presenta quando si raccoglie a fine settembre, non va bene perché si brucia anche la parte aromatica. E' preferibile dal punto di vista organolettico un vino a più bassa gradazione alcolica, certo meno zuccherino e corposo, meno vino tradizionale dei Castelli, ma con concentrato acido più alto». Posti assicura che «sarà il trionfo dei profumi: siamo molto ottimisti perché quest'anno, non avendo mai piovuto, l'uva è la migliore in assoluto, ha sia alta percentuale di zuccheri che di acidi».

Si prepara dunque una partita all'ultimo chicco tra innovatori e tradizionalisti? «Non è così - sottolinea Umberto Notarnicola, presidente del Consorzio Tutela Frascati Doc che unisce 21 aziende - l'uva va raccolta al tempo giusto, quando è matura. Quest'anno, con tutto il sole che ha preso, avremo una qualità eccezionale. Però conviene aspettare, la qualità si fa anche con un po' di pioggia se verrà. Inizieremo la vendemmia dopo la prima decade di settembre».

D'accordo Vincenzo Ciuffa, 24 anni, giovane produttore, titolare dell'azienda "Cerquetta" di Monte Porzio Catone: «Se anticipassimo la raccolta, non sarebbe lo stesso prodotto. Sarebbe un vino "magro" e poco corposo». Altra l'impostazione di Marino Camponeschi, dell'omonima azienda di Lanuvio: «Probabilmente faremo la vendemmia notturna», anticipa. Non è un capriccio: «Serve per contrastare le alte temperature diurne ed evitare una fermentazione precoce dell'uva».
Piera Lombardi

Fonte: Corriere della Sera

px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?