27.10.2005 | Eventi

Una grande enoteca per i vini autoctoni italiani

Go Wine protagonista al Salone del Vino 2005 con una degustazione esclusiva dedicata agli enoappassionati, per scoprire e degustare anche vini rari o poco conosciuti. Alcuni nomi sono noti: nebbiolo, sangiovese, aglianico, moscato, nero d’avola; altri meno e spesso sono anche curiosi: barbarossa, cagnulari, oseleta, sussumaniello... Sabato 29 ottobre (ore 12-18), Domenica 30 ottobre (ore 10-16) - Sala Gialla di Lingotto Fiere.

Sono alcuni dei vitigni autoctoni italiani: un patrimonio straordinario che appartiene alla cultura di un Paese come l’Italia, oggi fortemente rivalutati dall’attenzione che molti consumatori dedicano. Oltre 115 di questi vitigni saranno presentati con i molti vini che esprimono nella specialissima enoteca che firma due importanti giornate del Salone del Vino di Torino. Nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 ottobre in Sala Gialla Go Wine presenta, in collaborazione con gli organizzatori del Salone e con la Regione Piemonte, la Grande Enoteca dei Vini Autoctoni italiani: un grande evento, nell’ambito del secondo Forum Nazionale degli Autoctoni, tutto dedicato agli enoappassionati che pone questo tema al centro di una grande kermesse dedicata al vino.

La degustazione è esclusiva per la qualità della selezione e la quantità dei vitigni-vini presenti: il pubblico avrà di fronte, infatti, vini espressione di oltre 115 vitigni italiani, dai vitigni più diffusi a quelli più rari o comunque meno conosciuti. Complessivamente si annunciano oltre 200 aziende rappresentate per un totale di circa 350 vini. Questa speciale enoteca sarà allestita in ordine alfabetico per vitigno, disponendo la presentazione dei vini in modo da comunicare al pubblico nel modo più diretto la diversa diffusione e presenza dei vitigni-vini anche considerando la maggiore o minore penetrazione di mercato.

Si tratta di un banco d’assaggio che intende privilegiare la conoscenza del vitigno e dare voce anche a molti uomini del vino che hanno investito nella ricerca e nella valorizzazione di vitigni poco conosciuti e che rischiavano l’estinzione.

Un’enoteca in contro tendenza che non mira soltanto a mettere in fila le firme, ma comunicare al consumatore che oltre ai bicchieri, ai soli, ai grappoli ed alle stelle l’Italia ha un enorme patrimonio ancora da scoprire. La degustazione sarà abbinata a prodotti gastronomici italiani.“I vitigni autoctoni italiani – dichiara Massimo Corrado, presidente di Go Wine - costituiscono a tutt’oggi il fondamento su cui si basa la viticoltura nazionale, nonostante il successo delle cosiddette varietà internazionali: il nostro Paese possiede il più ricco patrimonio viticolo del mondo, una ricchezza culturale ed economica, dove il rapporto di tipicità e unicità che lega i vitigni autoctoni al territorio d’origine rappresenta il fattore più importante del successo dei vini italiani nel mondo.

I vini autoctoni non devono essere solo tutelati ma devono seguire politiche di marketing che favoriscano un nuovo rapporto con il consumatore per vincere le sfide del mercato con i vini internazionali”. In questa ottica il Forum dei vitigni autoctoni del Salone del Vino si propone anche di analizzare le diversità esistenti nel comparto anche per tenere conto dell’area di produzione e del numero di bottiglie prodotte. Paradossalmente ci sono oggi vini rari che hanno un grande successo: come si suol dire, i loro produttori “finiscono” presto le bottiglie che non sono molte e vengono vendute ad un prezzo adeguato. Ci sono altri casi in cui i produttori non riescono a comunicare bene l’identità territoriale del prodotto e il mercato ristagna, inducendo i viticoltori verso altre scelte.

Dall’analisi delle diversità si possono sviluppare le future strategie, con l’apporto delle istituzioni e tenendo sempre in evidenza il consumatore. Il Forum vuole dunque valorizzare i vitigni autoctoni con un’azione concreta che unisce vino-operatore-consumatore e mettere a disposizione del socio consumatore-turista del vino un patrimonio di conoscenza e di cultura, favorendo poi la degustazione ed il consumo del vino.

Più in generale però l’iniziativa lanciata dal Salone del Vino, attraverso distinti momenti, grandi degustazioni con gli enoappassionati, convegni, incontri fra produttori e buyers, intende analizzare non solo il gradimento del pubblico, ma verificare anche la capacità di penetrazione di mercato di questi vini, con particolare riferimento alle produzioni più rare e che dispongono di un minor numero di bottiglie.

Lo stand di Go Wine si trova al Padiglione G23 - Padiglione 4

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