29.03.2002 | Vino e dintorni

Un bagno al lambrusco

E' tra gli ultimi ritrovati in fatto di cosmesi: il vino, o meglio, l’utilizzo degli antiossidanti "enoici" per i trattamenti di bellezza e contro i processi di invecchiamento della pelle. Si promette di curare rughe e segni dell’età attraverso una nuova e deliziosa tecnica: la vinoterapia.

Il suo segreto? Chicchi d’uva, mosto e olio di vinacciolo (i nocciolini dell’uva) ricchi di polifenoli, sostanze che aumentano la resistenza dei vasi sanguigni, rinforzano la microcircolazione, impediscono la distruzione dell’acido glicolico e ialuronico e proteggono le fibre di elastina e collagene.
La vinoterapia consiste in una serie di applicazioni basate sugli stessi principi della talassoterapia e della balneoterapia con l’unica differenza che si utilizzano l’uva e i suoi prodotti. E gli estratti dei chicchi d’uva si sono rivelati molto più efficaci dei trattamenti alla vitamina E, una delle ultime novità nella lotta all’invecchiamento.
La cura, ovviamente, è esterna. Tra i trattamenti che si eseguono: il massaggio con gli acini del Lambrusco (appena colti a settembre fino alla fine di novembre, oppure con il mosto in tutti gli altri periodi dell’anno) che levigano la pelle e le donano sostanze rimineralizzanti, maschere all’olio di vinacciolo, che agiscono come antiossidanti e aiutano le cellule a rigenerarsi, idromassaggi agli estratti d’uva e sali biologici, vero toccasana per la circolazione. Uno dei trattamenti che va per la maggiore, invece, al Sources de Caudalie, in Francia, è il "bagno nel barile di vino", l’immersione in una vasca piena di bollicine, acqua calda ricca di ferro, estratti di chicchi d’uva e oli. "Il mosto contiene gli acidi della frutta", spiega la dottoressa Saura Maioli, dermatologa del Centro Balnea delle Terme della Salvarola, Modena, "i famosi alfaidrossiacidi utilizzati da anni in campo dermatologico ed estetico. Il mosto e l’olio di vinacciolo sono ricchissimi (molto più del vino) di polifenoli, gli antiossidanti naturali. Ne contiene molti di più il vino rosso, ecco perché vengono usati soprattutto il Lambrusco Graspa Rossa (che si coltiva proprio alle Terme) e il Trebbiano".

FONTE: LA REPUBBLICA - Salute

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